Lotta agli appalti truccati e stretta contro “i fenomeni corruttivi e di infiltrazione” nelle commissioni di gara per l’assegnazione dei lavori. Sollecitazioni puntuali, quelle di Pietro Ciucci, presidente dell’Anas, sentito in commissione Lavori pubblici del Senato con riferimento al Libro Verde sulla modernizzione della poliitca Ue in tema di appalti pubblici.
Per “prevenire conflitti di interesse esistenti in capo ai membri della commissione di gara”, Ciucci suggerisce interventi a livello nazionale e comunitario. In primo luogo andrebbe introdotta una “definizione comune di conflitto di interessi” così da definire meglio tutte quelle “situazioni che potrebbero anche potenzialmente pregiudicare l’indipendenza di giudizio dei componenti le commissioni di gara nelle procedure di affidamento degli appalti pubblici”. In tal senso, continua Ciucci, è auspicabile “il recepimento a livello comunitario della previsione che impone alle amministrazioni aggiudicatrici di acquisire informazioni sino alle persone fisiche titolari ultime di controllo”. Le amministrazioni che si aggiudicano gli appalti, poi, a detta del presidente dell’Anas dovrebbero avere “l’obbligo di adozione di codici etici”.
Contro il malaffare e la criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici, Ciucci propone quindi di “estendere a livello comunitario la disciplina sulla tracciabilità dei flussi finanziari”, insieme a “meccanismi premianti per le imprese che prestano collaborazione con le autorità competenti nella lotta alla criminalità organizzata”.
Allegati: L’intervento_di_Pietro_Ciucci_(Anas)_al_Senato.pdf
