Rallenta il bolide cinese della manifattura. Ad ottobre l’indice Pmi di Pechino è calato a 50,4 punti dai 51,2 del mese precedente. Si tratta del valore minimo dal febbraio 2009. Lo ha annunciato la Federazione cinese della logistica degli acquisti (Cflp), organizzazione vicina al governo.
“Il calo del Pmi di ottobre fa prevedere un ulteriore rallentamento economico in futuro” ha scritto nel comunicato Cflp Zhang Liqun, ricercatore a Development Research Centre of the State Council. Il rallentamento dell’attività manifatturiera, che a questo punto rimane di appena 0,4 punti oltre la soglia che marca lo sviluppo dalla recessione, era del tutto inaspettato. Gli analisti si attendevano addirittura un’accelerazione a quota 51,7 punti.
Il dato è comunque discordante con quello calcolato da Hsbc, che la settimana scorsa aveva parlato di un indice Pmi per la Cina in ripresa da 49,9 a 51 punti. La differenza è legata al fatto che mentre il Pmi ufficiale raccoglie le opinioni soprattutto dalle maggiori imprese manifatturiere del Paese, l’indice di Hsbs è focalizzato sulle piccole e medie imprese, che rappresentano circa il 75% del lavoro.
