Le Borse europee proseguono con buon slancio, così come gli indici di Wall Street, dopo l’annuncio dell’accordo commerciale raggiunto tra Stati Uniti e Regno Unito. “Grazie alla nostra lunga storia e alla nostra fedeltà reciproca, è un grande onore avere il Regno Unito come nostro PRIMO annuncio” scrive Trump sul social Truth, aggiungendo: “ne seguiranno altri”. Nel weekend atteso l’incontro tra Cina e Stati Uniti in Svizzera. Si rafforza la sterlina sull’euro, mentre arretra il dollaro sull’euro. La Fed ha mantenuto invariati i tassi, mentre la BoE li porta dal 4,5% al 4,25% abbassando quindi il costo del denaro in Uk. Restano vive anche le tensioni geopolitiche, in particolare quelle tra India e Pakistan.
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Bper Banca chiude il primo trimestre con un utile netto di 442,9 milioni, battendo le attese, e ottiene l’ok dell’Ivass per l’offerta su Banca Popolare di Sondrio. Nexi cresce del 3,7% nei ricavi e dell’7,1% nell’Ebitda, superando le stime. Prysmian beneficia dell’acquisizione di Encore Wire e conferma l’outlook, nonostante un calo dell’utile netto. Banco Bpm sorprende con ricavi sopra le attese e commissioni record, mentre migliora la qualità del credito. Barclays e Deutsche Bank alzano il target price. Anche Banca Mediolanum supera la prova dei conti. Banca Ifis registra l’utile primo trimestre migliore degli ultimi cinque anni. Poste Italiane apre il 2025 con un utile netto di 597 milioni di euro e un dividendo annuo di 1,08 euro, mentre prende il via la collaborazione strategica con Tim. Snam sale dopo i conti, in controtendenza rispetto alle altre utility. Ieri, il cda di Generali ha istituito i comitati endoconsiliari e nominato Fabrizio Palermo presidente del comitato parti correlate, incaricato di valutare l’Ops di Mediobanca su Banca Generali.
Nel frattempo, Stm sale grazie a speranze su un possibile allentamento delle restrizioni sui chip per l’IA, mentre Tim, dopo uno scivolone iniziale, risale la china.
Sul valutario, l’euro si rafforza dopo i dati macro e risale sopra 1,13, dollari. Il petrolio sale, con il Brent oltre i 61 dollari e l’oro ripiega. Lo spread è stabile a 107 punti, con il rendimento decennale italiano a +3,54%.