Le Borse europee recuperano terreno dopo il nervosismo iniziale, alimentato dalla notizia dell’elezione di Friedrich Merz al secondo turno come nuovo cancelliere tedesco. Debole Wall Street.
Gli investitori restano focalizzati sulle decisioni della Fed, con il mercato che si aspetta Usa conferma dei tassi. Nel frattempo, il tema dei dazi continua a tenere banco, con il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, che ha parlato di possibili nuovi accordi per evitare l’aumento delle tariffe.
A Milano gli occhi sono ancora puntati sulle trimestrali: Amplifon vola grazie a buone prospettive, su anche Ferrari dopo i conti, mentre Intesa Sanpaolo cede terreno nonostante i buoni risultati. Nell’ambito del risiko, Bloomberg ha riferito che il governo italiano non sarebbe disposto ad ammorbidire le prescrizioni emesse nell’ambito del golden power sull’ops di Unicredit (in verde) sul Banco Bpm (in rosso), il che potrebbe spingere Piazza Gae Aulenti ad un passo indietro già lunedì, quando pubblicherà i risultati al 31 marzo. Nel frattempo a Piazza Affari viaggiano sugli scudi Prysmian e Telecom Italia.
Sugli altri mercati, guadagna qualche posizione il dollaro, che scambia attorno a 1,132 con l’euro, dopo che l’indice Ism dei servizi americano è cresciuto in aprile, dimostrando resilienza di fronte allo scenario di incertezza imposto dai dazi e togliendo urgenza a un nuovo taglio dei tassi da parte della Fed. Sul secondario sale lo spread tra Btp e Bund, a quota 110. In lieve rialzo i rendimenti, con quello del Btp che avanza al 3,65%.
Passando alle materie prime, il petrolio rimbalza dai minimi degli ultimi quattro anni, in scia alle tensioni in Medio Oriente, con il Wti sopra i 59 dollari al barile.
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