Le Borse europee chiudono la seduta in rosso, mentre Wall Street procede in calo nel giorno in cui la Ue riceverà la lettera dell’amministrazione Usa che quantificherà i dazi bilaterali che dal 1° agosto colpiranno l’Europa in assenza di un accordo. Cedono dunque Milano, la peggiore, ma anche Francoforte, Parigi e Londra, con gli investitori preoccupati per l’inasprirsi della politica commerciale americana.
Trump, infatti, ha anche detto di voler imporre dazi generalizzati del 15% o del 20% sulla maggior parte dei partner commerciali e in più ha fissato tasse doganali al 35% sulle merci canadesi a partire da agosto. Riflettori accesi sui fronti di guerra e in particolare sull’Ucraina, dopo l’incontro in Malesia tra il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, e il segretario di Stato americano, Marco Rubio. Trump, inoltre, ha preannunciato che lunedì rilascerà “un’importante dichiarazione” sulla Russia, sostenendo intanto di essere rimasto deluso dalle decisioni prese dal presidente, Vladimir Putin.
A Piazza Affari il Ftse Mib arretra, appesantito dalle vendite sui titoli più esposti all’export, a partire da Stellantis, Vendite anche sulle banche con Banco Bpm, in attesa della decisione del Tar sul ricorso contro il golden power di Unicredit, che sconta l’invito di Berlino a desistere dalla scalata a Commerzbank. Debole anche Mediobanca nel giorno in cui il cda dirà la sua sull’offerta di Mps, così come Bper, nell’ultimo giorno dell’offerta, ormai andata in porto, sulla Popolare di Sondrio. Male anche Iveco, dopo i rumors di Bloomberg sul fatto che Leonardo avrebbe presentato un’offerta da 1,6 miliardi, inferiore alle attese, per la divisione Defence.
Sul fronte valutario, l’euro passa di mano a 1,1702 dollari, mentre. Il Bitcoin ha aggiornato i nuovi record dopo aver superato, ieri, la soglia di 118 mila punti.