Le Borse europee peggiorano e a metà giornata viaggiano in ribasso, con gli investitori sempre più dubbiosi e diffidenti in attesa di nuovi dettagli sull’accordo raggiunto tra Usa e Cina sul fronte dei dazi. E a proposito di tariffe, il presidente Usa Donald Trump ha annunciato l’intenzione di inviare lettere ai partner commerciali entro una o due settimane per comunicare nuove tariffe imposte unilateralmente, in vista della scadenza del 9 luglio per la reintroduzione di dazi più elevati su numerosi Paesi. “Tra circa una settimana e mezza o due invieremo lettere ai Paesi spiegando qual è l’accordo”, ha detto Trump secondo quanto riferiscono i media internazionali. “A un certo punto – ha detto il presidente – invieremo semplicemente le lettere. E diremo: questo è l’accordo, prendere o lasciare”, ha aggiunto.
Sul fronte internazionale, preoccupano le nuove tensioni in Medio Oriente: Israele sarebbe infatti pronto a lanciare un’operazione contro l’Iran. Tanto è vero che gli Stati Uniti hanno richiamato i diplomatici dall’Iraq.
In questo contesto l’Europa viaggia in rosso, con Francoforte, Parigi e Madrid in calo. Va giù anche Piazza Affari che scende sotto i 40mila punti nonostante i rialzi di petroliferi e utility. In fondo al Ftse Mib ci sono Stm, Ferrari e Stellantis. Vendite sul lusso.
I riflettori rimangono puntati sul risiko bancario dopo il No del Tar alla richiesta di Banco Bpm di sospendere la delibera Consob che sospende per 30 giorni l’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit sulla banca di Piazza Meda. Da ricordare che Mps ha collocato un covered bond scadenza 2031 da 750 milioni di euro e ha ricevuto richieste per 1,5 miliardi di euro. Sotto la lente le azioni di Mediobanca dopo l’annuncio del voto a favore di Mediolanum e Norges Bank in vista dell’assemblea del 16 giugno.
Sul mercato valutario, le nuove minacce di Trump indeboliscono il dollaro e l’euro scambia a 1,1518 dollari (ieri a 1,1489) anche a fronte della scommessa che la Fed abbassi il costo del denaro. Sul fronte delle materie prime, è debole il petrolio dopo i rialzi della vigilia, mentre il gas sale sopra i 36 euro al megawattora ad Amsterdam. Infine è in rialzo anche l’oro, mentre lo spread è in rialzo a quota 95 punti base.