Sono due le possibili partnership industriali che si profilano all’orizzonte di Alitalia in coppia con le Ferrovie dello Stato per l’ultimo tentativo di salvataggio della compagnia aerea italiana: o quella composta dagli americani della Delta Air Lines e da Air France-Klm o quella dei tedeschi della Lufthansa. E’ questo, secondo quanto riferisce Il Sole 24 Ore, l’esito degli incontri avviati con i potenziali partner dalle Ferrovie dello Stato che hanno preso in mano il dossier ma che subordinano il proprio ingresso in Alitalia a quello di un partner industriale.
Allo stato sembrano in vantaggio gli americani della Delta che sarebbero pronti a rilevare il 20% della newco Alitalia in compagnia dell’Air France e della Klm, che prenderebbero un altro 20%, e naturalmente delle Ferrovie dello Stato che non sono intenzionate ad andare oltre il 25-30% a condizione di non alterare il piano di investimenti ferroviari. Americani e francesi sono intererssati ad Alitalia per frenare la concorrenza di Lufthansa e in questa ipotesi resterebbe da coprire il 30% della newco che potrebbe derivare in parte (15%) dalla conversione del prestito statale con l’ingresso del Mef nel capitale e per il resto da quote pubbliche di minoranza come un’eventuale partecipazione finanziaria di Cdp.
Lufthansa però non molla e domani a Francoforte è in programma un nuovo incontro con gli emissari italiani. I tedeschi vogliono il 51% della newco Alitalia ma non gradiscono la partecipazione del Governo italiano nel capitale mentre sono disponibili a lavorare con le Fs come socio di minoranza. Sembra invece in declino l’ipotesi di un ingresso in Alitalia di easyJet.
Nei prossimi giorni si cercherà di stringere con un occhio particolare all’emergenza esuberi. Attualmente in Alitalia c’è un organico di 11.917 dipendenti, dei quali 1.360 in cassa integrazione. Il piano Delta, secondo Il Sole, prevede di impiegarne tra i 9 e i 10 mila con potenziali esuberi tra i 2 e i 3 mila. Nel piano Lufthansa gli esuberi salirebbero invece a 6 mila perchè resterebbero esclusi i lavoratori dell’handling, della manutenzione e degli uffici centrali. Ecco perchè per ora, nelle intenzioni del Governo che tiene d’occhio le imminenti elezioni, il piano americano e franco-olandese è in vantaggio, anche se le trattative sono apertissime..
