Va in archvio il terzo trimestre di Tenaris, che si è chiuso con un risultato netto negativo per 355 milioni di dollari, contro l’utile di 87 milioni registrato nello stesso periodo del 2014. Sul risultato del produttore di tubi pesa soprattutto la svalutazione degli avviamenti delle attività nordamericane per 400 milioni, oltre alla flessione del 36% delle vendite nette, a quota 1,56 miliardi di dollari.
In flessione anche l’Ebitda, -59% a 240 milioni e il risultato operativo, a quota 111 milioni. Nei primi nove mesi dell’anno Tenaris ha registrato una perdita netta di 29 milioni contro l’utile di 935 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, e le vendite sono scese del 26% su base annua a 5,7 miliardi, l’ebitda del 49% a 1,03 miliardi e l’utile operativo dell’89% a 171 milioni.
In ogni caso, il cda ha deciso la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,15 dollari per azione, per complessivi 177 milioni, da pagare il 25 novembre.
Nonostante la trimestrale negativa, e nonostante le prospettive su ricavi e margini rimangano deboli anche per il quarto trimestre, il titolo di Tenaris registra una performance decisamente positiva a Piazza Affari, dove registra un rialzo superiore all’1% a metà mattinata, segnalandosi come il titolo più brillante del Ftse Min, che negli stessi minuti viaggia intorno alla parità.
