Snam ha chiuso i conti 2011 con un un utile netto adjusted di 978 milioni di euro, in calo dell’11,6% su base annua. L’utile utile netto si attesta invece a 790 milioni di euro, in discesa del 28,6%. La flessione, secondo la società, “è interamente riconducibile all`incremento delle imposte a seguito della Robin Hood Tax“. I ricavi totali ammontano a 3,245 miliardi di euro (+2,7%), l’utile operativo a 1,958 miliardi (+5,2%) e l’utile prima delle imposte a 1,696 miliardi di euro (+3,5%).
Il Cda ha inoltre proposto di distribuire un dividendo di 0,24 euro per azione (+4,3%). “I risultati della gestione operativa, l`efficiente gestione finanziaria, nonché la solidità della struttura patrimoniale, con un indebitamento netto a fine 2011 inferiore agli 11,2 miliardi di euro -si legge in una nota -, ci consentono di confermare la politica di dividendo della società e di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di competenza 2011 pari a 0,24 euro per azione, in crescita del 4,3% rispetto al 2010”.
Sulla scia di questa notizia, il titolo del gruppo guadagna in Borsa lo 0,85% a metà mattina.
Quanto agli investimenti tecnici dell’anno scorso, ammontano a 1,585 miliardi di euro (+2,9%), mentre l’indebitamento finanziario netto è pari esattamente a 11,197 miliardi di euro (10,341 miliardi di euro al 31 dicembre 2010).
