Le prospettive prevalgono sui dati oggettivi. La fiducia, specie se in arrivo dagli Stati Uniti, prevale sul dato del Pil italiano, che torna ai livelli del 2000 e che per oltre metà giornata aveva portato Piazza Affari in territorio negativo. Poi il dietrofront: poco dopo le 16 il Ftse Mib guadagna quasi l’1% a rasentare i 19mila punti, in scia alla buona apertura di Wall Street, che ha a sua volta usufruito degli ottimi dati sulla fiducia dei consumatori.
A fornirli è l’università del Michigan che rileva come salga inaspettatamente, portandosi ai massimi da sette anni, la fiducia dei consumatori Usa del mese di novembre. L’indice dovrebbe attestarsi a 89,4 punti rispetto agli 86,9 del mese precedente (86,4 il dato preliminare), risultando decisamente migliore del consensus, che era per 87,5 punti. L’indicatore, che si porta su livelli che non si vedevano da luglio del 2007, è stato pubblicato dall’Università del Michigan che ha diffuso oggi la lettura preliminare.
A guidare il riscatto di Piazza Affari sono principalmente due titoli, che nel pomeriggio guadagnano oltre l’8%, entrambi in scia alle rispettive trimestrali che hanno entusiasmato gli investitori: Unipolsai, il cui utile netto è salito quasi del 20%, Autogrill, che tramite i conti Wdf ha evidenziato ricavi in aumento a 1,77 miliardi. Bene anche, con guadagni superiori al 3%, Saipem, Salvatore Ferragamo e Finmeccanica, mentre soffrono alcune banche (soprattutto Mediolanum) e Luxottica.
