Era nell’aria da settimane, per non dire da mesi, e alla fine è arrivato nell’Uovo di Pasqua: la Juventus, archiviata la delusione di Champions League, si aggiudica l’ottavo scudetto di fila battendo in casa la Fiorentina, dopo essere passata in svantaggio e aver anche rischiato di subire lo 0-2. Ma Federico Chiesa, promesso bianconero (si punterà su di lui in estate per ringiovanire la rosa e lanciare un nuovo ciclo) sbaglia troppo e così Alex Sandro e un’autorete di Pezzella ribaltano il risultato.
L’ottavo trionfo consecutivo vale alla Juventus un record di dimensione europea: nessuna squadra dei massimi campionati continentali aveva mai vinto più di sette campionati consecutivi (a riuscirci era stato il Lione, in Francia). Per battere il record assoluto di punti in Serie A, peraltro detenuto dalla Juve di Antonio Conte con 102 punti, gli uomini di Allegri dovranno invece aspettare eventualmente l’ultima giornata, e solo a patto di vincere tutte le partite che rimangono da qui alla fine del campionato.
L’anno prossimo i bianconeri cercheranno la nona sinfonia ma soprattutto tenteranno di rilanciare le ambizioni europee, cercando l’ennesimo assalto a quel trofeo, la Coppa Campioni, che manda dal 1996 e che la Juventus ha portato a casa solo due volte nella sua storia. Sarà ancora Massimiliano Allegri a guidare questo gruppo? Sembrerebbe di sì, ma non è detto. Sarà ancora questo il gruppo? In buona parte sì, ma Andrea Barzagli ha già annunciato il ritiro, mentre Paulo Dybala è ormai dato per partente. Si ripartirà da Cristiano Ronaldo, grande protagonista al suo primo anno a Torino.
