Francesco Totti c’è. Nel momento più delicato della stagione (almeno fin qui), quello in cui bisogna vincere per non risvegliarsi dal sogno Scudetto, il capitano risponde presente. Dopo averlo visto allenarsi col gruppo, Rudi Garcia ha deciso di convocarlo per il lunch match della domenica contro la Fiorentina (ore 12.30). Una chiamata simbolica (al massimo il tecnico lo manderà in campo per una manciata di minuti), ma comunque significativa. Perché da quando è venuto a mancare il suo apporto (18 ottobre, Roma-Napoli 2-0), i giallorossi hanno incontrato enormi difficoltà, vincendo solo due delle sei partite disputate, peraltro senza mai segnare più di un gol. Numeri eclatanti, che non possono ridursi a una mera coincidenza. La verità è che Totti è ancora fondamentale per questa Roma, come sa bene Rudi Garcia, che in settimana lo ha definito “uno dei più grandi giocatori della storia del calcio”.
Con il capitano di nuovo abile e arruolato, i giallorossi sperano di agguantare una vittoria che significherebbe moltissimo in chiave campionato. La Juventus sta scappando e guarderà il match dall’alto dei suoi sei punti di vantaggio. Condizione che potrebbe innervosire la Roma, ecco perché Garcia non vuole che i suoi sentano questo tipo di pressione. “Non importano i risultati degli altri – ha spiegato il francese. – Quello che conta è il nostro risultato. Dobbiamo pensare solo al match con la Fiorentina, niente di più. Alla Juventus penseremo il 6 gennaio, quando sarà il momento di affrontarla. C’è solo una cosa che conta, vincere, e mi andrebbe bene anche se non dovessimo giocare al meglio. Saremo davanti al nostro pubblico, in campo andranno 11 lupi”. Un’arringa gradita a tutti i romanisti, a cominciare da James Pallotta. Durante la conferenza stampa, il presidente si è reso protagonista di un divertente siparietto. “Mischiatosi” tra i giornalisti presenti, ha fatto una domanda provocatoria al suo tecnico: “I’m James Pallotta, from Boston. Pensa di trascorrere tutta la partita sulla linea laterale?”. Chiaro riferimento all’espulsione che Garcia ha rimediato contro il Cagliari, momento di ilarità che ha divertito molto anche il diretto interessato. Ma, battute a parte, la partita è piuttosto seria. La Fiorentina infatti vuole giocarsela ad armi pari, e si presenterà all’Olimpico con la possibilità di avvicinare ulteriormente la squadra giallorossa. Garcia se la giocherà con il solito 4-3-3, con il ballottaggio Ljajic-Borriello per la maglia del centravanti (favorito il serbo), modulo speculare per Montella, che confermerà Vargas nel tridente con Rossi e Cuadrado.
