Non si può restare in mezzo al guado ancora a lungo. E’ questo il parere manifestato dal Consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano dopo l’informativa dell’ad Giuseppe Castagna sull’ultimo incontro con la Bce sul progetto di fusione con il Banco Popolare.
La banca milanese auspica scelte rapide e spera di portare a casa il sostanziale via libero di Francoforte alle nozze nel giro di una decina di giorni, anche in vista dell’assemblea che il 30 aprile dovrà eleggere il nuovo Consiglio di sorveglianza della Bpm.
A tale proposito Bpm e Banco Popolare sono già al lavoro per gli ultimi perfezionamenti al piano di fusione, con l’occhio sia allo smaltimento dei crediti deteriorati che alla governance del nuovo gruppo, ma poi toccherà alla Bce dare prova di rapidità e di realismo per non mandare in fumo un progetto di consolidamento così rilevante all’interno del sistema creditizio italiano.
