Dopo una settimana negativa le Borse europee inaugurano la settimana con tono positivo, incoraggiate dall’andamento dei listini asiatici. A guidare il recupero è Tokyo, dove il Nikkei avanza dell’1,45% e si riporta a ridosso dei massimi storici, spinto dalla revisione al rialzo del Pil del secondo trimestre e dalle attese per un pacchetto di stimoli fiscali, in arrivo con il cambio di governo dopo le dimissioni del premier Ishiba.
A Milano il Ftse Mib apre salendo dello 0,55% a 41.841 punti, sostenuto da Leonardo, Prysmian, Eni e dalle banche, in particolar modo da Banco Bpm. Oggi si chiude l’Opas di Mps su Mediobanca, operazione che negli ultimi giorni ha alimentato molte tensioni sul fronte finanziario.
Scende Ferrari, penalizzata dal deludente GP di Monza. Anche gli altri listini continentali si muovono in territorio positivo: Parigi sale in attesa del voto di fiducia decisivo per il governo Bayrou, bene Francoforte dopo il dato migliore del previsto sulla produzione industriale tedesca (+1,3% a luglio). Su anche Madrid, Londra e Amsterdam.
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Resta alta la tensione geopolitica, sia sul fronte ucraino sia in Medio Oriente, ma l’attenzione degli investitori si concentra sulle banche centrali. I dati deludenti sull’occupazione americana rafforzano le attese di un taglio dei tassi da parte della Fed nella riunione del 16-17 settembre, mentre per la Bce – attesa giovedì 11 – il consenso resta su un nulla di fatto.
Sul fronte delle materie prime, riflettori puntati sul petrolio dopo la decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione da ottobre di 137 mila barili al giorno: il Brent sale a 66,67 dollari (+1,7%) e il WTI a 62,99 dollari (+1,81%). Nuovi massimi per l’oro spot, che supera i 3.600 dollari l’oncia, mentre il gas europeo scadenza ottobre guadagna l’1,22% ad Amsterdam.
Lo spread Btp-Bund si restringe a 86 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve calo al 3,52%. L’euro resta sopra quota 1,17 sul dollaro.
Oltreoceano, avvio contrastato per Wall Street in attesa dei dati chiave sull’inflazione in uscita questa settimana: il PPI mercoledì e il CPI giovedì.