Le Borse europee in rialzo a metà giornata con l’attenzione rivolta ai dazi. Il lavoro diplomatico continua nel tentativo di arrivare a un’intesa tra Usa e Ue entro la scadenza del primo agosto. Intanto sui mercati aleggia lo spettro di tariffe sui prodotti farmaceutici e sui semiconduttori sempre a partire dall’inizio del mese prossimo. Ieri Wall Street è stata sconvolta da Donald Trump che ha prima fatto trapelare e poi smentito di voler licenziare il presidente della Fed, Jerome Powell. “Le voci su un licenziamento di Powell sono false”, ha detto. “Non ho intenzione di fare nulla” per rimuovere Powell, ha sottolineato. Il presidente ha poi aggiunto, quando gli è stato chiesto se escludesse completamente l’idea di licenziare Powell, che “è altamente improbabile”. Smentita che ha dato impulso alla borsa americana che ha chiuso la seduta in territorio positivo, con un occhio alle trimestrali che ormai sono entrate nel vivo. Wall Street che digerite le notizie, oggi apre positiva ma cauta.
LEGGI ANCHE Un brivido sui mercati con il tira e molla di Trump su Powell: era un test?
In questo contesto i listini europei viaggiano in territorio positivo, con Amsterdam, Parigi e Francoforte a tirare la volata. Milano tenta di recuperare quota 40mila punti, superata per qualche minuto in apertura. Bene anche Madrid e Londra.
A Milano il focus è sempre sulle banche in attesa di conoscere il destino dell’offerta di Unicredit su Banco Bpm, entrambe sopra la parità Indiscrezioni di stampa riportano che il ceo dell’istituto di Piazza Gae Aulenti starebbe lavorando a una istanza per il rinvio dell’offerta di 15 giorni. Piazza Gae Aulenti questa mattina ha inoltre esercitato l’opzione di rimborso integrale anticipato di un bond con scadenza 2026. Contrastato il resto del comparto bancario, con Mps e Mediobanca in verde, Pop Sondrio e Bper in rosso.
In vetta al Ftse Mib ci sono però Prysmian, che continua a beneficiare dell’effetto Nvidia, e Stmicroelectronics, che sale in scia ai buoni conti del competitor coreano, Tsmc che ha visto l’utile del secondo trimestre balzare del 61%. Positiva Interpump, mentre dopo il tonfo della vigilia dovuto allo stop al progetto sull’idrogeno, risale la china Stellantis che entro il 2030 raddoppierà la produzione nell’impianto marocchino di Kenitra, riferisce Bloomberg. In fondo al listino c’è Buzzi.
In salita anche i listini asiatici dopo una seduta volatile dovuta alle oscillazioni di Wall Street: a Tokyo il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,59% e l’indice Topix ha registrato un rialzo dello 0,72%.
Passando ai cambi, l’euro si riporta sotto quota 1,16 dollari dopo l’impennata di ieri dovuta alle voci sulla cacciata di Powell, mentre petrolio e oro sono poco mossi. Sale il gas, che si attesta sopra i 35 euro al megawattora.
Si assesta a 89 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita al 3,59% e quello tedesco di 1,5 punti al 2,7%.