La fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano continua ad essere uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi giorni. Ieri il numero uno di Bpm Giuseppe Castagna ha dichiarato che le trattative tra i due istituti sarebbe ormai arrivata alle fasi finali e, in base alle ultime indiscrezioni, entro febbraio potrebbero arrivare finalmente alle nozze. Il manager ha però ribadito che la fusione dovrà basarsi su criteri di un merger of equals, vale a dire pari dignità di governance e un concambio logico per entrambi gli istituti coinvolti.
Nonostante la forte attenzione dei mercati sul futuro delle due popolari, i titoli su Piazza Affari hanno risentito non poco del panic selling scatenatosi nell’ultimo periodo. Da inizio settimana Bpm ha accumulato un rosso del 22,8%, mentre per Banco Popolare le perdite ammontano al 22,3%. Solo nella giornata di ieri, le azioni di entrambi gli istituti hanno ceduto più dell’8%.
Il trend negativo sembrerebbe però essersi arrestato oggi. A poco più di un’ora dalla chiusura il rimbalzo sembrerebbe essere totalmente riuscito. Bpm guadagna attualmente il 9,21% a 0,59 euro, mentre Banco Popolare sale dell’8,50% dopo aver toccato massimi superiori all’11%.
