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Borsa oggi 5 maggio: l’Europa contrastata guarda alle mosse sui dazi. Milano fiacca con le banche, Eni giù e Leonardo su – DIRETTA

Gli investitori attendono la riunione della Fed, a Milano il risiko bancario continua a essere protagonista • MERCATI Dollaro e petrolio in calo, dazi: sul piatto anche le valute di Gabriella Bruschi – Segui la DIRETTA

Borsa oggi 5 maggio: l’Europa contrastata guarda alle mosse sui dazi. Milano fiacca con le banche, Eni giù e Leonardo su – DIRETTA

Dopo una settimana positiva, che ha visto gli indici tornare ai livelli pre-dazi, le Borse europee aprono la prima seduta della settimana più caute. A metà giornata le piazze sono in ordine sparso: Milano, che aveva aperto poco sotto la parità, è in territorio positivo, seppur con un rialzo debole. Restano negative Parigi e Amsterdam, mentre Francoforte e Madrid sono più toniche. Londra è chiusa per il bank holiday.

È negativa in apertura Wall Street in un clima appesantito dal nuovo annuncio del presidente Donald Trump, che ha lanciato l’intenzione di imporre dazi del 100% sui film stranieri, dichiarandoli “minaccia alla sicurezza nazionale”. Scendono così Netflix e Disney. Tonfo di Berkshire Hathaway dopo l’annuncio di Warren Buffett, che ha comunicato l’intenzione di lasciare il ruolo di ceo a fine anno, mantenendo solo la presidenza del consiglio di amministrazione.

In Asia, i mercati sono stati condizionati dalle festività nazionali, con Giappone, Cina, Hong Kong e Corea del Sud fermi, e la Borsa di Sydney ha chiuso in rosso (-0,79%), appesantita dai deludenti risultati della finanziaria australiana Westpac. La piazza di Mumbai, invece, si è distinta con un guadagno modesto di +0,47%.

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Sul fronte valutario, l’euro resta stabile contro il dollaro (1,1327), mentre l’euro/yen è a 163,476. Il Bitcoin cede l’1,1% a 94.615 dollari, e il petrolio continua a scendere dopo l’annuncio dell’Opec+ di un aumento della produzione a giugno: i future del WTI cedono il 3,21%, mentre quelli del Brent scendono del 2,89%.

A Piazza Affari, i riflettori restano puntati su Mediobanca, che ha ricevuto il via libera dal Comitato Parti Correlate per l’offerta su Banca Generali. Oggi l’amministratore delegato Alberto Nagel è atteso a Palazzo Chigi, forte anche dell’endorsement di Ennio Doris, che ha definito l’operazione “bella”.
Bene anche Banca Ifis, che ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per l’Opas su illimity Bank.
In calo invece Saipem, nonostante l’annuncio di un maxi ordine da Petrobras: a pesare è la discesa del prezzo del petrolio, che mette sotto pressione anche Eni. Il comparto energetico resta comunque sotto i riflettori per le indiscrezioni su una possibile storica acquisizione di Bp da parte di Shell. In rialzo Leonardo, sostenuta dal miglioramento dell’outlook da parte di Moody’s.

Lo spread si attesta a 110 punti base.

La giornata si preannuncia povera di indicatori macroeconomici, con gli investitori già focalizzati sulla riunione della Federal Reserve, prevista per domani e mercoledì, e sulla decisione sui tassi di interesse, con particolare attenzione alle parole di Jerome Powell. Il mercato non prevede un taglio dei tassi, nonostante le pressioni di Donald Trump, che nella sua lunga intervista di ieri ha difeso la propria politica sui dazi e ha minimizzato il rischio di recessione negli Stati Uniti, pur non escludendolo nel breve periodo.

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