Interpump ha comunicato i risultati definitivi del 2015. La società ha terminato lo scorso esercizio con ricavi per 894,93 milioni di euro, in aumento del 33,2% rispetto ai 672 milioni realizzati nell’anno precedente. A parità di perimetro di gruppo e di tassi di cambio, il fatturato sarebbe salito dell’8,9%. In forte crescita anche il margine operativo lordo (+32,4%), che è passato da 136,11 milioni a 180,26 milioni di euro. Tuttavia, la marginalità si è ridotta dal 20,3% al 20,1%. Interpump ha chiuso lo scorso anno con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 118,31 milioni di euro, rispetto ai 57,74 milioni del 2014.
L’utile per azione è stato di 1,101 euro. A fine 2015 l’indebitamento netto del gruppo era salito a 255 milioni di euro, rispetto ai 152 milioni di inizio anno, dopo esborsi per acquisizioni per 145,2 milioni di euro e acquisti di azioni proprie per 32,7 milioni. Inoltre, il gruppo ha impegni vincolanti per acquisizioni di quote minoritarie di società controllate per 23,2 milioni di euro. Il management di Interpump ha proposto la distribuzione del dividendo 2016, relativo all’esercizio 2015, per un ammontare di 0,19 euro, in aumento rispetto agli 0,18 euro assegnati lo scorso anno. La cedola sarà staccata il 23 maggio e messa in pagamento il 25 maggio.
In Borsa il titolo Interpump Group sta per chiudere la settimana sostanzialmente sulla parità: a mezz’ora dal termine della seduta è fermo sotto i 13 euro per azione, a 12,95.
