Le Borse europee viaggiano in rosso, in attesa di novità sui dazi, ma anche delle decisioni della Bce che giovedì dovrebbe lasciare i tassi invariati, rimandando un eventuale taglio a settembre. Alla Fed invece toccherà la settimana prossima, ma gli occhi dei mercati sono già diretti su Washington per vedere se Jerome Powell continuerà a resistere alle pressioni (e agli insulti) di Donald Trump o se annuncerà un taglio ai tassi per la prima volta da dicembre 2024. Qualche indicazione potrebbe arrivare già nel pomeriggio di oggi (a partire dalle 14.30 italiane), quando il numero uno della Federal Reserve terrà un discorso alla conferenza sulla revisione integrata del quadro normativo per le grandi banche.
In questo contesto tutte i listini europei peggiorano, metà giornata, con Francoforte che segna la performance peggiore, seguita a ruota da Parigi e Amsterdam. Solo Londra è sopra la parità.
Andamento inverso per Milano, che riduce le perdite sostenuta da Poste Italiane, in corso dopo conti trimestrali dal record e revisione al rialzo della guidance. Acquisti su Iveco in attesa di possibili novità sulla cessione a Tata Motors previo scorporo di Idv, su cui hanno messo gli occhi diversi gruppi, tra cui Leonardo, in rialzo. Positiva Enel dopo che Jefferies ha alzato il target price da 8,6 a 9,5 euro, confermando la raccomandazione buy, mentre Saipem guadagna mezzo punto alla vigilia della semestrale in programma per mercoledì.
In ordine sparso le banche: occhi su Unicredit, in lieve flessione a metà seduta dopo che la Consob ha sospeso per 30 giorni l’ops lanciata dall’istituto guidato da Andrea Orcel su Banco Bpm. Il termine dell’offerta sarebbe scaduto domani. Stasera comunque si riunirà il cda di Unicredit chiamato ad approvare i conti del primo semestre e probabilmente a prendere una decisione sull’ops, contestualmente si riunirà anche il cda di Banco Bpm. Giù Mediobanca, su Mps. In attesa della conclusione dell’ops, in programma venerdì, salgono Bper e Pop Sondrio.
Viaggia in rosso Stmicroelectronics che, sebbene Baird abbia alzato l’obiettivo di prezzo, risente dello scivolone di Nxp dopo i conti (-5,3% nell’afterhours a Wall Street). Giù Buzzi, Interpump, Prysmian e Stellantis, che ieri ha anticipato una perdita netta di 2,3 miliardi nel primo semestre.
Passando agli altri mercati, tra le materie prime è in calo il petrolio, zavorrato dalle tensioni commerciali e timori sulla tenuta della domanda. In leggero ribasso anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam, mentre l’oro è in discesa in area 3.384 dollari.
Sul valutario l’euro viaggia 1,16 dollari dai 1,1693 della vigilia. Infine lo spread, stabile a 87 punti, come alla vigilia e sui minimi in oltre 15 anni, con il rendimento decennale al 3,5% dal 3,48% del closing precedente.