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Borsa oggi 12 settembre: Europa nervosa guarda a Fitch sulla Francia. A Milano scatta Leonardo – DIRETTA

Parigi attende il rating dopo la crisi politica, l’oro sfiora i massimi storici. Ecco chi sale e chi scende a Piazza Affari • MERCATI Tecnologia regina da Wall Street all’Asia di Gabriella Bruschi

Borsa oggi 12 settembre: Europa nervosa guarda a Fitch sulla Francia. A Milano scatta Leonardo – DIRETTA

Le Borse europee aprono deboli, nonostante i record di Wall Street e il nuovo massimo del Nikkei a Tokyo. Gli investitori guardano alla revisione del rating della Francia da parte di Fitch dopo le recenti turbolenze politiche e le difficoltà del governo guidato da François Bayrou. Londra si muove invece in controtendenza, pur a fronte del brusco calo della produzione industriale di luglio e del peggioramento della bilancia commerciale.

L’attenzione resta rivolta alla Federal Reserve: l’inflazione americana ad agosto è leggermente salita al 2,9% su base annua, mentre l’inflazione “core” resta stabile al 3,1%. Nonostante questo, i dati deboli sull’occupazione spingono gli operatori a scommettere su un ciclo di quattro tagli consecutivi dei tassi a partire dal 17 settembre. In Europa, la Bce ha lasciato i tassi invariati: la presidente Christine Lagarde ha migliorato le stime di crescita e definito i rischi “più bilanciati”, pur mantenendo un approccio dipendente dai dati.

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A Piazza Affari scatta Leonardo, spinta dal peggioramento del quadro geopolitico a est con la Polonia. Bene anche Prysmian, sostenuta dall’aumento del target price di Citi, e Stm, favorita dal rally globale dei tecnologici e dall’interesse per l’intelligenza artificiale. Occhi su Mediobanca: Standard & Poor’s ha posto sotto osservazione con implicazioni negative il rating “Bbb+” a seguito dell’acquisizione del controllo da parte di Mps. Deboli invece i titoli del lusso, sulla scia delle indiscrezioni relative al futuro dell’impero Armani e a una possibile quotazione nei prossimi anni. Vendite sull’automotive, con Stellantis in calo dopo la corsa della vigilia, giù anche Ferrari.

Fuori dal listino principale, Avio scivola dopo l’annuncio di un aumento di capitale da 400 milioni per finanziare il nuovo piano industriale e potenziare la capacità produttiva nei settori spazio e difesa. La società ha chiuso il semestre con una perdita netta contenuta, un Ebitda in crescita e un portafoglio ordini stabile a 1,67 miliardi. In calo anche Ferragamo, dopo l’uscita del cfo Pierre La Tour, sostituito ad interim da Paolo La Morgia.

Sul fronte delle materie prime, l’oro resta vicino ai massimi storici, il petrolio arretra per i timori sulla domanda e sull’eccesso di offerta, mentre il gas europeo resta stabile sulla piazza di Amsterdam. Sul valutario, l’euro consolida i guadagni sul dollaro, sostenuto dalla fiducia della Bce nelle prospettive dell’Eurozona.

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