I dati sul mercato del lavoro americano, peggiori delle attese, rafforzano le scommesse su un taglio dei tassi della Fed già nella riunione del 17 settembre. La reazione dei mercati è stata immediata: l’euro ha guadagnato terreno sul dollaro (+0,7% a 1,1733), il petrolio Wti è sceso a 62,8 dollari al barile e l’oro ha aggiornato i massimi storici, con i future sopra 3.650 dollari e pronti a chiudere la miglior settimana degli ultimi tre mesi. Le Borse europee restano in positivo, con Milano quasi invariata e Parigi, Francoforte, Amsterdam, Madrid e Londra sopra la parità.
Negli Stati Uniti, ad agosto sono stati creati solo 22mila posti di lavoro, molto meno dei 75mila stimati, mentre il dato di luglio è stato rivisto al rialzo a 79mila. La disoccupazione è salita al 4,3%, massimo dal 2021, e i salari medi orari hanno segnato un aumento del 3,7%, in rallentamento rispetto al mese precedente.
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E Piazza Affari sta sull’altalena: nel primo pomeriggio inverte nuovamente la rotta. Sul listino sprint di Stm, spinta dalle prospettive positive sull’AI delineate da Broadcom per il 2026, e Stellantis, sostenuta dai rialzi delle case giapponesi dopo l’ordine esecutivo di Donald Trump che riduce i dazi tra Washington e Tokyo. Rialzi anche per Interpump, Pirelli e Leonardo. Contrastati i bancari con Banco Bpm, Unicredit e Popolare di Sondrio. Deboli Mps e Mediobanca. In fondo al listino Moncler.
Sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp italiani e omologhi Bund tedeschi viaggia in leggero calo a 87 punti, dopo la chiusura di ieri a 88. Il tasso flette al 3,57%.