Le Borse europee viaggiano in rialzo, sostenute dall’intesa commerciale siglata tra Stati Uniti e Unione europea che ha evitato l’imposizione di dazi al 30% su una vasta gamma di beni europei, inclusi i veicoli, fissando una tariffa di base al 15%. Un accordo accolto con favore dagli investitori, che leggono nella distensione tra le due sponde dell’Atlantico un segnale positivo per il commercio globale e per la tenuta della congiuntura internazionale in un momento ricco di eventi cruciali.
L’accordo tra Washington e Bruxelles – che segue quelli già stretti da Trump con Canada, Messico, Regno Unito, Cina e Giappone – rappresenta una svolta nella gestione dei rapporti commerciali transatlantici. L’Ue si è impegnata ad acquistare 750 miliardi di dollari in energia dagli Stati Uniti nei prossimi tre anni, con l’obiettivo strategico di ridurre la dipendenza dal gas russo entro il 2027. Non sono ancora definiti tutti i dettagli, soprattutto su acciaio, alluminio e farmaci, ma il clima generale è improntato alla distensione.
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L’intesa Usa-Ue arriva all’inizio di una settimana densa di appuntamenti macro e societari. Mercoledì sarà la volta della riunione della Federal Reserve, che dovrebbe confermare i tassi ma con possibile apertura di Powell a un taglio a settembre. In calendario anche la Banca del Giappone, il dato sul Pil di Germania, Italia e Eurozona, il deflatore Pce negli Stati Uniti e il report mensile sul lavoro americano. Sul fronte societario, attese le trimestrali di Apple, Amazon, Microsoft e Meta.
In questo contesto a guidare i rialzi delle piazza europee è Milano, dove il Ftse Mib viaggia sopra i 41.000 punti con acquisti su titoli che gioiscono della schiarita dei dazi, legati principalmente all’automotive e alla tecnologia. Parigi va su con il lusso, seguita da Francoforte e Amsterdam. Bene anche Madrid, mentre è piatta Londra.
Sul fronte asiatico, Tokyo chiude in netto calo (-1,1% il Nikkei), penalizzata dalle prese di beneficio e dall’attesa per la riunione della BoJ. In controtendenza le Borse cinesi: Shanghai ha chiuso piatta, Shenzhen ha guadagnato lo 0,27% e Hong Kong lo 0,42%, sostenute dall’ipotesi di proroga della tregua tariffaria con Washington.
Nel comparto delle materie prime, il petrolio estende il recupero dai minimi di tre settimane: il WTI sale a 65,53 dollari al barile (+0,57%), il Brent a 68,82 dollari (+0,56%). L’oro è stabile a 3.342 dollari l’oncia, l’euro/dollaro si muove poco sotto 1,172, lo spread Btp-Bund cala leggermente a 86 punti base con il rendimento decennale italiano al 3,29%.
A Piazza Affari, è in evidenza StMicroelectronics sull’onda lunga delle buone prospettive del comparto semiconduttori. Bene anche le Banche con Bper, che ha completato l’opa sulla Popolare di Sondrio, e Banco Bpm, sostenuta dall’aumento della quota in mano a Davide Leone. Salgono anche Unicredit, Mps e Intesa Sanpaolo. Stellantis, dopo un’avvio positivo, viaggia sotto la parità nonostante la riduzione dei dazi Usa dal 27,5% al 15%.
Debole Leonardo, penalizzata dalla prospettiva di un maxi-acquisto di armamenti Usa nell’ambito dell’accordo commerciale. Sotto pressione anche Mfe-Mediaforeurope dopo il rilancio dell’opa su Prosiebensat.1.
I future sui principali indici statunitensi segnalano un’apertura positiva a Wall Street.