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Guida Michelin 2023: Cannavacciuolo incoronato con tre stelle, salgono a 385 i ristoranti stellati d’Italia

Guida Michelin

Brillano nel firmamento dell’alta cucina d’Italia tre nuove stelle, sono state assegnate dall’edizione 2023 della Guida Michelin ad Antonio Cannavacciuolo con il suo ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio (NO). Cannavacciulo entra  a far parte così dell’olimpo degli chef tre stelle Michelin  d’Italia  sedendo accanto a Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.

“Nell’incantevole cornice del lago d’Orta, all’interno della dimora storica in stile moresco immersa in un parco secolare – recita la motivazione – il percorso verso questo straordinario successo ha inizio nel 2003 con l’assegnazione della prima stella MICHELIN, seguita dall’assegnazione della seconda nel 2006. Sedici anni dopo, lo chef campano conquista la 3 stelle MICHELIN, riconoscimento riservato a meno di 140 ristoranti nel mondo.

Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia: nei piatti Cannavacciuolo ci mette il cuore

“Nei piatti – afferma a – lo chef Cannavacciuolo ci mette il cuore, anzi l’anima come recita uno dei suoi menu, ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni. I suoi piatti sono creazioni inebrianti dai sapori netti e ben distinti, valorizzati dai percorsi degustazione attraverso i quali si spazia dalla Campania al Piemonte con una disinvoltura che fa apparire semplici le cose più difficili, abilità riservata ai grandi chef”

Guida Michelin 2023: 38 nuove stelle hanno interessato 13 regioni

La cerimonia, presentata da Petra Loreggian e trasmessa in livestreaming, è stata un susseguirsi di emozioni: 38 nuove stelle che hanno interessato 13 regioni delle quali 4 new entry nella categoria 2 stelle, ovvero i ristoranti che valgono la deviazione: Acquolina – Roma 2 stelle – chef Daniele Lippi (*All’interno dell’hotel The First Roma – Il giovane Chef propone una cucina dove tecnica e fantasia esaltano la materia prima in modo mai banale, ma senza inutili virtuosismi. Tre i menu degustazione che presentano varie visioni della cucina dello chef al centro dei quali domina il Mediterraneo, con i suoi prodotti, i profumi e le sue tradizioni”; Enoteca La Torre – Roma 2 stelle – chef Domenico Stile (“I piatti dello chef campano celebrano la creatività con energia, esuberanza e i sapori intensi tipicamente del mediterraneo e della tradizione campana. L’amore per il proprio territorio accoglie tributi alla storia gastronomica della capitale e ai grandi classici della tradizione culinaria italiana per un viaggio goloso e variegato che può portare anche oltre i confini del Bel Paese”); St. George by Heinz Beck – Taormina 2 stelle – chef Salvatore Iuliano** (“Che vi lasciate guidare dai due menu degustazioni oppure da un pasto alla carta, in tutte le preparazioni troverete la leggerezza, firma del maestro Heinz Beck e tratto distintivo del talentuoso chef calabrese Salvatore Iuliano. La sua proposta di cucina alterna piatti creativi a richiami della tradizione con tributi alla Trinacria, per chi è alla ricerca di una cucina mediterranea lontana dalle convenzioni”); Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini – Penango 2 stelle – chef Gabriele Boffa* (“All’interno di un’antica struttura monastica divenuta un raffinato albergo, troviamo ai fornelli uno chef con mestiere e abilità non comuni. Gabriele Boffa, langarolo e profondo conoscitore della cucina piemontese, vanta straordinarie abilità tecniche sviluppate attraverso importanti esperienze maturate nei migliori ristoranti del mondo. La sua cucina spazia dai grandi classici regionali che esegue fedelmente – come gli straordinari agnolotti del plin – a piatti più creativi e innovativi che non tralasciano un legame con il territorio”).

In totale in Italia si possono contare 335 ristoranti a 1 stella, 38 ristoranti a 2 stelle 12 ristoranti a 3 stelle

Nella Guida MICHELIN Italia 2023 sono 33 le novità 1 stella. Tra queste, l’assegnazione di 1 stella al Cannavacciuolo Vineyard, ristorante a Casanova di Terricciola in provincia di Pisa, guidato dal giovane chef Marco Suriano; l’assegnazione della stella a un ristorante vegetariano, I Tenerumi, ristorante dell’isola di Vulcano, che viene anche premiato con la stella verde per l’impegno per una cucina più sostenibile.

In totale in Italia si possono contare 335 ristoranti (33 novità) a 1 stella, 38 ristoranti (4 novità) a 2 stelle 12 ristoranti (1 novità) a 3 stelle per un totale di 385 ristoranti stellati. L’app della Guida Michelin sarà scaricabile gratuitamente dalle ore 19.30 del 8 Novembre. L’edizione cartacea sarà disponile nelle migliori librerie a partire dalla prima settimana di dicembre.

“L’Italia – ha commentato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide MICHELIN –  ha particolarmente colpito i nostri ispettori quest’anno, che hanno assegnato 38 nuove stelle, tra le quali spicca un nuovo tre stelle che entra nell’Olimpo della gastronomia italiana: Villa Crespi. Questa Selezione 2023 della Guida MICHELIN racchiude 385 ristoranti stellati guidati da Chef con profili molto diversi tra loro. Un nuovo record per la penisola, che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un connubio perfetto per esperienze culinarie eccezionali, ricche di emozioni, storia e convivialità”.

Guida Michelin 2023: La Lombardia mantiene la leadership con 59 ristoranti stellati

Le regioni più dinamiche di questa edizione risultano la Lombardia con 7 novità, seguita da Toscana e Sicilia con 5 novità, con quest’ultima che sale a quota 20 ristoranti stellati (3 2 stelle, 17 1 stella).

Nella classifica delle stelle per regioni, la Lombardia mantiene la leadership grazie ai 59 ristoranti (3 3 stelle 5 2 stelle 51 1 stella), la Campania si conferma al secondo posto con 48 ristoranti, (7 2 stelle 41 1 stella), sul terzo gradino del podio troviamo il Piemonte con 44 ristoranti (2 3 stelle 3 2 stelle 39 1 stella). Quarta la Toscana con 41 ristoranti (1 3 stelle 5 2 stelle 3 51 stella), mentre il Veneto è quinto a con 32 ristoranti (1 3 stelle 4 2 stelle 27 1 stella) presenti in guida.

Guida Michelin 2023: Tra le provincie italiane Napoli ha la più alta concentrazione di chef stellati

Tra le province, Napoli si conferma prima con 29 ristoranti (5 2 stelle 24 1 stella), seguita da Roma che conquista la seconda posizione con 22 ristoranti (1 3 stelle 3 2 stelle 18 1 stella) e, quindi, da Bolzano terza a quota 21 ristoranti (1 3 stelle 3 2 stelle 17 1 stella) davanti a Milano con 17 ristoranti stellati (1 3 stelle 3 2 stelle 13 1 stella). Scivola in quinta posizione Cuneo con 15 (1 3 stelle 1 2 stelle 13 1 stella).

Nella classifica dei Bib Gourmand per regioni, l’Emilia-Romagna si conferma al primo posto con 32 ristoranti. Alle sue spalle, la Lombardia (30 ristoranti) sale al secondo posto superando il Piemonte (29 ristoranti), mentre al quarto e quinto posto si confermano rispettivamente la Toscana, con 25 Bib Gourmand, ed il Veneto con 22.

Tutti i ristoranti stellati italiani, Regione per Regione al link:

https://lulop.com/proxy/7gCEuQBF8nwIepTaV9Hr1yMhsDlntv723ifq42lM/aHR0cHM6Ly9sdWxvcC5jb20vbWljaGVsaW4vbG9nL25ld3NsZXR0ZXIvaXNzdWUvMjcwMzAvMzMyMzExNy9icm9hZGNhc3Q_ZW1haWw9Z2l1bGlhbm8uZGVyaXNpQGdtYWlsLmNvbQ==

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