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Green Pass per aerei, treni, navi e bus: quando serve e quando no

Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile

Da mercoledì 1° settembre arrivano le nuove regole sul green pass. I cambiamenti riguardano soprattutto i trasporti. Per prendere aerei, navi, treni e bus servirà il certificato verde. Ma non in tutte le occasioni.

Quando serve e quando serve il green pass per i trasporti? Proprio per rispondere a queste domande, i ministero delle Infrastrutture ha pubblicato delle linee guida che fungeranno da base per i piani di potenziamento dei trasporti che regioni e province autonome dovranno inviare al ministero entro il 2 settembre. Vediamo tutte le opzioni. 

LE NOVITÀ PER GLI AEREI

Dal 1° settembre e fino al 31 dicembre 2021 per salire su qualsiasi aereo sarà necessario il green pass. L’obbligo vale sia sulle tratte più lunghe che su quelle più corte. Sugli aerei, data anche la presenza di filtri che garantiscono un continuo ricambio d’aria, la capienza massima consentita è al 100%, mentre sui bus navetta che portano i passeggeri dal gate all’aereo si scende all’80%. Per le operazioni di imbarco e sbarco, le linee guida invitano, quando possibile, ad utilizzare i finger. 

Insieme al green pass occorrerà infine presentare un’autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti con persone affette da Covid-19 “negli ultimi due giorni dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei medesimi; il termine di 14 giorni è ridotto a 7 nel caso di viaggiatori vaccinati”.

NAVI E TRAGHETTI

Green pass obbligatorio fino a fine anno anche per accedere a navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale. In questi casi, la capienza massima consentita è pari all’80%. Esclusi da queste regole i traghetti che attraversano lo Stretto di Messina, collegando Sicilia e Calabria, soggetti alle norme previste per il collegamento da e per le isole minori.

TRENI: QUANDO SERVE LA CERTIFICAZIONE VERDE?

La certificazione verde è obbligatoria per prendere un treno? Dipende dal tipo treno. Nel dettaglio, occorre il green pass per treni ad alta velocità, intercity (diurni e notturni), treni interregionali. In tutti e tre i casi i livelli di capienza sono stati innalzati dal 50% all’80%. Insieme al green pass si deve presentare anche una autocertificazione con la quale attestare di non aver avuto contatti con malati Covid, impegnandosi a comunicare l’eventuale insorgenza di sintomi Covid.

Il green pass non è invece necessario per i treni regionali, anche se questi viaggiano tra due Regioni diverse. 

BUS, TRAM E METRO

Il green pass non serve nemmeno per salire a bordo di tram, metro e bus del trasporto pubblico locale. Previste però altre limitazioni: capienza all’80% in zona gialla e bianca, mascherina obbligatoria, entrata e uscita separati, finestrini aperti. 

La certificazione verde è obbligatoria invece per bus a lunga percorrenza che collegano almeno due regioni e autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente. Riassumendo se si sale su un bus urbano o regionale il green pass non serve, se invece si va in un altra regione o si utilizza il noleggio con conducente sì. 

FUNIVIE, SEGGIOVIE CABINOVIE

Anche per funivie, seggiovie e cabinovie la certificazione verde non è obbligatoria. 

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