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Slow Wine 2022: assegnate 218 Chiocciole ai migliori vini d’Italia

FIRSTonline

Duemila cantine visitate, 27.000 vini degustati lungo tutto l’arco dello stivale da oltre duecento collaboratori, per giudicare i migliori vini della stagione. Torna la Guida Slow Wine dopo la sospensione a causa della pandemia nel 2020, e distribuisce 218 Chiocciole il premio dell’eccellenza per il modo in cui la cantina interpreta i valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con la filosofia di Slow Food. E arrivano anche molte novità.

Intanto la prima novità è fra le cantine premiate, ben 23 sono new entry, segno di grande dinamismo del mondo del vino italiano. La regione che conta più chiocciole è il Piemonte, seguono la Toscana e il Veneto.

Se nel 2020 si è ovviato all’impossibilità di realizzare le visite in azienda grazie alle video interviste ai produttori, nel 2021 quella iniziale intuizione è diventata un vero e proprio prodotto digitale che permette al lettore di visitare virtualmente 485 aziende, grazie a video brevi (della lunghezza di 5/10 minuti) realizzati dai collaboratori durante la loro visita e scaricabili con i QR Code pubblicati sulla guida.

Oltre al massimo riconoscimento che è la Chiocciola, vi sono altri due premi attribuiti alle cantine: la Bottiglia (188 cantine), assegnata ai produttori che esprimono un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione, e la Moneta (87), assegnata alle realtà che esprimono un buon rapporto qualità-prezzo in tutte le bottiglie prodotte.

Riconoscimenti speciali sono dedicati anche ai vini: ai migliori di ogni regione viene assegnato il titolo Top Wine, e tra questi si trovano i Vini Slow che, oltre ad avere una qualità eccellente, condensano valori legati a territorio, storia e ambiente, e i Vini Quotidiani, che garantiscono un’alta qualità entro i 12 euro. Degli oltre 27.000 vini degustati sono emersi 750 Top Wine, e tra questi 354 Vino Slow e 196 Vino Quotidiano.

Tre i premi speciali assegnati quest’anno. Il premio al Giovane vignaiolo è andato a Federico Stroppolatini della cantina Stroppolatini di Cividale del Friuli con la seguente motivazione: “Federico Stroppolatini, che oggi ha 28 anni, a seguito della malattia del padre, nel 2015, abbandonò gli studi in ingegneria, caricandosi sulle spalle la gestione dell’azienda di famiglia. Quando ha ereditato la cantina si produceva perlopiù vino sfuso senza uno stile preciso e un indirizzo ambizioso; grazie a lui si è impressa una chiara svolta, in nome della sostenibilità e della qualità senza compromessi, con una particolare attenzione anche a vitigni meno conosciuti, come il tocai giallo. Seppur giovanissimo, Federico sta contribuendo alla crescita della viticoltura del Friuli-Venezia Giulia animato da un entusiasmo e un coraggio fuori dal comune”.

Il premio per la Viticoltura sostenibile è andato alla famiglia Ceretto di Alba, in Piemonte. “Dal 2010 la famiglia Ceretto, stimolata da un cambio generazionale perfettamente riuscito – sottolinea la motivazione della Guida SlowFood/Slowine – ha assunto un preciso impegno volto al radicale mutamento delle tecniche agronomiche, convertendo gli oltre 100 ettari di vigneti di proprietà in regime biologico certificato, e dal 2018 in conduzione biodinamica. Questo sforzo così ingente è stato reso possibile dal costante confronto interno alla famiglia e da uno strenuo rispetto del territorio, tra i più celebri d’Italia. A questa scelta si accompagna la decisione di proseguire una vocazione consolidata in azienda: il rapporto con la cultura, oggi concretizzato in iniziative che – attraverso varie forme di espressione – sottolineano l’importanza di ritrovare l’equilibrio con la natura”.

Premio alla Carriera a Elisabetta Fagiuoli della cantina Montenidoli di San Gimignano: “Elisabetta Fagiuoli – che quest’anno festeggia le cinquanta vendemmie – ha segnato un prima e un dopo per la Vernaccia di San Gimignano e per la Toscana più in generale. Motore instancabile della promozione e valorizzazione del territorio, sempre fieramente controcorrente rispetto alle mode, sono riusciti, grazie alla sua tenacia, a trasformare i suoi vini in grandissimi classici, imprescindibili per qualsiasi appassionato che si rispetti. Il tutto praticando un’agricoltura biologica certificata e un’enologia così poco interventista che usare il termine naturale fa un po’ sorridere, parlando di Elisabetta, che nel salotto di casa ha i nidi di rondine”

La 12 esima edizione è stata presentata nell’ambito della Milano Wine Week ed è disponibile in tutte le librerie dal 13 ottobre e online sullo store di Slow Food Editore.

Slow Wine non è però solamente una guida, è un progetto di racconto e promozione a tutto tondo. Innanzitutto, tra poco più di un mese ritorna lo Slow Wine Tour a partire da Monaco di Baviera, a inizio anno le tappe negli Stati Uniti e poi nell’autunno 2022 gli appuntamenti di Seoul e Tokyo, dopo un anno difficilissimo in cui non è stato possibile organizzare il tour. E poi le guide alle cantine degli Stati Uniti, in Cina e in Macedonia che estendono i principi di Slow Wine nel mondo.

«La storia del vino di Slow Food è stata caratterizzata da temi ancora oggi attualissimi – la sostenibilità ambientale, il paesaggio, la giustizia sociale – che ci chiamano tutti -afferma Federico Varazi, vice presidente di Slow Food Italia – a essere protagonisti della Slow Wine Coalition, il futuro che stiamo costruendo intorno al Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto presentato a Bologna nel 2020». «Si tratta di un decalogo frutto del lavoro dei vignaioli a partire da Vigneron d’Europe, e porta con sé le loro istanze. La grande novità della Coalition è che il manifesto può essere condiviso da tutti: tecnici professionisti e appassionati per far sì che il mondo del vino operi una piccola rivoluzione, diventi una comunità in cui ognuno fa il proprio pezzo per andare nella direzione che abbiamo delineato».

L’elenco dei vini premiati con le Chiocciole

ABRUZZO

Agricola Cirelli

Cataldi Madonna

De Fermo

Emidio Pepe

Praesidium

Tenuta Terraviva

Torre dei Beati

Valentini

Valle Reale

ALTO ADIGE – SÜDTIROL

Alois Lageder

Garlider – Christian Kerschbaumer

Hof Gandberg – Thomas Niedermayr   NOVITÀ

In Der Eben – Urban Plattner

Kuenhof – Peter Pliger

Manincor

Nusserhof – Heinrich Mayr

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