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Spagna, venerdì nascerà la banca tossica

FIRSTonline

Ricapitalizzare un sistema bancario “tossico”, rilanciare l’economia del Paese e ripristinare una sana credibilità sui mercati internazionali. Queste le priorità del premier spagnolo Mariano Rajoy e del ministro dell’Economia Luis de Guindos. Negli ultimi giorni l’ipotesi di una richiesta di aiuti al Fondo di stabilità finanziaria (Efsf), accompagnata da un grande intervento della Banca centrale europea (Bce) sui mercati, sembra sempre più vicina. Fiduciosi che le iniezioni di capitali europei arriveranno a breve, i rendimenti dei Bonos sono precipitati clamorosamente: i decennali sono scesi al 6,3% e quelli a due anni sono ai minimi da maggio scorso (oggi al 3,53%). 

SALVATAGGIO – Per quanto riguarda l’ipotesi di chiedere formalmente aiuto al Fondo salva-Stati, il ministro De Guindos ha dichiarato che entro un mese si conosceranno le sorti della Spagna. Il 6 settembre il Consiglio della Bce deciderà quali sono “le misure straordinarie” da effettuare sui mercati. A metà settembre si riuniranno l’Eurogruppo e l’Ecofin che definiranno il quadro di riferimento e il procedimento con cui portare avanti le decisioni della Bce. A quel punto l’esecutivo di Rajoy “prenderà in considerazione” l’ipotesi di chiedere aiuto, “esaminerà le alternative” e farà la sua scelta. De Guindos, parlando dell’intervento che si aspetta dalla Bce, ha detto che “deve riguardare una somma che non lasci il minimo dubbio, la minore all’incertezza. Sono interventi che devono essere forti, a cui non si può porre un limite, né si può esplicitare la quantità e il tempo in cui dureranno”. 

RIFORMA DEL SETTORE BANCARIO – Questa settimana però gli occhi dell’Esecutivo spagnolo sono puntati alle banche. Venerdì 24 agosto il governo presenterà al consiglio dei Ministri la riforma del settore bancario, necessaria per ottenere dall’Unione europea a novembre l’aiuto da 100 miliardi di euro. De Guindos ne ha anticipato alcuni dettagli, come la creazione della cosiddetta “banca cattiva”, la Sociedad de Gestión de Activos, che raccoglierà tutti gli asset tossici detenuti dagli istituti di credito iberici. Si implementerà inoltre il qaudro normativo del Fund for Olderly Bank Restructuring (Frob), i cui poteri di supervisione verranno aumentati. Ma soprattutto si imporranno dure restrizioni alla vendita di “Partecipazioni preferenti”, uno speciale tipo di bond perpetuo (che non scade mai) e che ha un rendimento legato all’utile della banca. Moltissimi istituti hanno fatto acquistare questi titoli tossici a più di un milione di risparmiatori, a loro insaputa o senza che fossero al corrente di cosa comportassero.

BANCHE – “Il Banco de España sta considerando le circostanze che giustificherebbero l’applicazione del procedimento di emergenza” che consente di chiedere un anticipo di 30 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche che versano in condizioni periolose. Lo ha affermano il ministro de Guindos, ricordando che “sono dei capitali disponibili solo se considera che qualche istituto abbia necessità specifiche prima di novembre”, data prevista per l’arrivo dei 100 miliardi dall’Unione europea. “Se ci fosse una situazione straordinaria, si potrebbe chiedere il procedimento di emergenza. Ma questo deve valutarlo il Banco de España. E per adesso non è successo”. Quindi forse Bankia dovrà attendere fino a novembre prima di ricevere la prima iniezione di capitali freschi. 

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