La richiesta di autorizzazione consterà dell’anagrafica del rivenditore e del luogo del deposito (con planimetria), sarà necessario indicare anche una cifra presuntiva delle accise sulla vendita da versare nei primi due periodi d’imposta. Sono previsti anche altri requisiti come, per esempio, l’assenza di provvedimenti cautelari, rinvii a giudizio o condanne per reati finanziari. Il rilascio della licenza è condizionato al pagamento di un ricco anticipo: il rivenditore dovrà versare come cauzione ciò che presume di incassare come imposta nei primi due anni di attività.

Contemporaneamente, è aumentata l’imposta di consumo sul fumo elettronico, salita fino al 58,5 % del prezzo di vendita. Il fisco, in questo modo, si assicura anche un controllo sui prezzi praticati: ogni rivenditore dovrà, infatti, comunicare il proprio listino a Dogane-Monopoli, che dovranno approvarlo entro 60 giorni. Le accise sulle e-cig andranno versate con il modello F24 quasi contestualmente: entro la fine del mese se la commercializzazione è avvenuta nei primi 15 giorni oppure entro i 15 giorni del mese successivo se la vendita è avvenuta nella seconda parte del mese precedente.