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Istat: inflazione marzo 0,4%, ai minimi dal 2009

Non si arresta il calo dell’inflazione italiana. Questa mattina l’Istat ha comunicato che – secondo le stime preliminari – a marzo il dato è stato pari allo 0,4%, contro lo 0,5% di febbraio. Si tratta del livello più basso dall’ottobre del 2009. L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è aumentato invece dello 0,1% rispetto a febbraio.

Quanto al cosiddetto carrello della spesa, l’indice che descrive l’andamento dei prezzi dei beni più acquistati, è salito dello 0,7% su base annua, rallentando rispetto a febbraio (1,0%) e segnando così il valore più basso da novembre del 2010. 

In generale, il rallentamento dell’inflazione è legato principalmente alla flessione su base annua dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e degli alimentari non lavorati. L’inflazione di fondo, al netto di queste due voci, scende allo 0,9%, dall’1,0% di febbraio. Senza considerare i soli beni energetici, il dato rallenta di due decimi di punto percentuale, portandosi allo 0,8% dal +1% del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2014 sale allo 0,2%, dallo 0,1% di febbraio.

Rispetto a marzo 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,4% (era -0,1% nel mese precedente) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende all’1,0%, dall’1,2% di febbraio. Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia quindi di un decimo di punto percentuale rispetto a febbraio 2014. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta del 2,1% su base mensile e dello 0,3% su base annua, in rallentamento rispetto a febbraio (+0,4%).

Infine, una curiosità: secondo le stime dell’Istat, il prezzo delle sigarette è sceso a marzo dello 0,5% sia su base mensile sia su base annua. E’ la prima volta che accade negli ultimi 12 anni.  

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