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Imu alla Chiesa, arriva sì di Bruxelles: la legge Monti non è aiuto di Stato, ma niente arretrati

Ieri è scaduto il termine per pagare l’Imu, che secondo le prime stime frutterà alle casse dello Stato addirittura 3 miliardi in più del previsto, per un totale di 24 miliardi.

Intanto però continua a far discutere il caso dell’esenzione dalla vecchia Ici garantita agli immobili di proprietà della Chiesa. Secondo indiscrezioni, già domani la Commissione europea potrebbe chiudere la procedura d’infrazione contro l’Italia, sostenendo che le nuove regole approvate dal governo Monti non siano contrarie alle norme comunitarie sugli aiuti di Stato, come invece sarebbe avvenuto a partire dal 2006.

Con la stessa decisione, però, Bruxelles dovrebbe chiudere la strada al recupero delle somme dovute per il passato, con la motivazione che l’operazione non sarebbe realisticamente praticabile. Ancora ieri, però, Radio Vaticana ha dato voce alle scuole cattoliche e al no profit , sostenendo che l’Imu costringerebbe a chiudere molte attività del settore.

Intorno al pagamento dell’Imu continua inoltre a imperversare la bagarre elettorale. Renato Brunetta (Pdl), che pochi giorni fa aveva pubblicamente detto di non essere in grado di pagare questa tassa, ha accusato Pier Ferdinando Casini di sostenere “banalità disinformate” quando dice che Berlusconi ha tolto l’Ici e ha fatto un buco nei conti. Lorenzo Cesa, Udc, rilancia contro Berlusconi, che “ha promesso di togliere l’Imu senza dire come fare, dove trovare la copertura”.

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