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Il Covid spinge le aziende ad aumentare il welfare

Generali Italia

Le imprese italiane attive nel welfare aziendale sono raddoppiate negli ultimi cinque anni, passando dal 25,5 al 52,3%. E la tendenza non si è interrotta con la pandemia: anzi, ha accelerato. È quanto emerge dal Rapporto 2020 – Welfare Index PMI, presentato martedì a Roma da Generali Italia e realizzato con la collaborazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio.

Quest’anno “il 79% delle imprese ha confermato le iniziative di welfare in corso e il 28% ne ha introdotte di nuove o potenziato quelle esistenti”, spiega Lucia Sciacca, direttrice della comunicazione di Generali Italia e membro del Comitato Welfare Index Pmi.

Dal 2017 a oggi, il tasso di attività delle aziende nel ramo della sanità complementare è passato dal 35 al 42,2%, mentre le imprese che propongono iniziative volte a favorire la conciliazione vita-lavoro sono aumentate dal 33 al 51%. L’area che cresce più rapidamente è però quella dell’assistenza agli anziani: dal 7 al 23%.

Nel rapporto si parla anche del collegamento fra servizi aziendali e risultati economici. Un’analisi svolta da Welfare Index PMI e Cerved su oltre tremila imprese evidenzia che le aziende più attive nel welfare hanno visto la produttività aumentare del 6% negli ultimi due anni, contro il +2,1% registrato dalla media delle Pmi. Anche il tasso di crescita dell’occupazione è maggiore: +11,5% contro +7,5%.

“In questo nuovo contesto del Covid-19, attraverso Welfare Index PMI, abbiamo osservato come le imprese hanno agito come soggetto sociale, oltre che economico e di mercato, per la loro diffusione nel territorio e per la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, dando vita a un nuovo welfare di sussidiarietà – commenta Marco Sesana, Ceo di Generali Italia – Le imprese con un welfare più maturo sono state punto di riferimento delle comunità e hanno avuto maggiore capacità di reazione durante l’emergenza Covid. Il maggior numero di iniziative intraprese interessano le priorità del Paese: salute, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita lavoro. Questo oggi ci conferma che il welfare, oltre ad essere strategico per la crescita delle imprese, sarà leva per la ripresa sostenibile del Paese”. 

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