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Banche: sofferenze in calo, prestiti in ascesa

Rallenta la crescita dei crediti in sofferenza delle banche italiane mentre i prestiti erogati alle famiglie accelerano e quelli alle aziende non finanziarie segnano una battuta d’arresto. Secondo i dati pubblicati oggi dalla Banca d’Italia, a marzo le sofferenze delle banche italiane sono cresciute a quota 196.963 milioni di euro, sostanzialmente stabili (+0,4%) rispetto ai 191.101 milioni del mese precedente e in crescita del 3,9% rispetto ai 189.552 milioni del marzo 2015.

Il dato è sensibilmente inferiore al +4,7% registrato su base annua a febbraio. Se si corregge tale tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, analogamente a quanto si fa per i prestiti, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze risulta pari al 13,6% (13,5% a febbraio).

I prestiti delle banche italiane al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una crescita su base annua dello 0,3 per cento (0,6 per cento a febbraio). I prestiti alle famiglie sono cresciuti dell’1,1 per cento sui dodici mesi (1,0 per cento nel mese precedente); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, dello 0,3 per cento (erano cresciuti dello 0,3 per cento a febbraio).

Sempre a marzo il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 3,9 per cento (3,3 per cento a febbraio). La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 15,2 per cento su base annua (-15,3 per cento nel mese precedente).

I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,68 per cento (2,76 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,37 per cento (8,52 nel mese precedente). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,57 per cento (2,73 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all`1,39 per cento (1,34 per cento a febbraio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,49 per cento.

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