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Unicredit Research Outlook 2015: l’anno prossimo l’Italia tornerà a crescere (+0,5%)

Dopo tre anni consecutivi di contrazione, l’economia italiana tornerà a crescere nel 2015 con un aumento del Pil pari allo 0,5%, che sarà seguito da un +1,1% nel 2016. Lo scrive UniCredit Research nell’Outlook presentato ieri, rilevando che le esportazioni del nostro Paese “dovrebbero trarre vantaggio dall’indebolimento dell’euro e dalla moderata ripresa della domanda globale”.

Questo fattore dovrebbe supportare una graduale accelerazione della crescita degli investimenti a partire dalla seconda metà del prossimo anno, quando il clima di incertezza che sta attualmente gravando sulle prospettive della domanda domestica dovrebbe in parte dissiparsi portando un più marcato miglioramento degli indicatori di fiducia.

A sua volta, la ripresa del mercato del lavoro registrerà un’accelerazione sul finire dell’anno, con una più sostenuta crescita dell’occupazione, sia pure a fronte di un lento calo della disoccupazione. Verrà così a rafforzarsi la ripresa in corso dei consumi nel settore privato, che ha già iniziato a beneficiare di una politica di bilancio più favorevole alla crescita e del calo dell’inflazione.

UniCredit Research, inoltre, prevede che la politica di bilancio meno stringente del governo porterà nel 2015 ad una lenta riduzione del deficit (al 2,8% dal 3,0% del 2014), mentre nel 2016 le migliori prospettive di crescita dovrebbero ridurre il deficit ulteriormente, al 2,4%. Il rapporto debito/PIL continuerà di conseguenza a salire il prossimo anno, per iniziare poi a scendere nel 2016.

Il rischio principale è costituito dal conflitto Russia-Ucraina, vanno seguiti ” con attenzione gli sviluppi politici di alcuni Paesi periferici dell’Eurozona all’approssimarsi di elezioni politiche dall’esito incerto, in particolare in Spagna e Portogallo – si legge ancora nel testo –. Incerta anche la situazione politica della Grecia, dove si avvicinano le elezioni presidenziali”.

UniCredit rileva che la crescita globale è tornata su valori medi di lungo termine grazie al traino di Stati Uniti e Regno Unito mentre Eurozona e alcuni dei principali mercati emergenti sono ancora in ritardo: “Nel corso del 2015 ci aspettiamo un’accelerazione della crescita globale”. Secondo le previsioni contenute nell’Outlook, la crescita Usa accelererà, passando dal 2,3% del 2014 al 3,0% nel 2015, mentre quella dell’Eurozona passerà dallo 0,8% all’1,0%. Nell’Eurozona il tasso di cambio più debole e il calo del prezzo del petrolio giocheranno un ruolo chiave nella ripresa dell’attività economica.

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