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Ue: ricollocare 24mila profughi dall’Italia in altri Paesi

Nei prossimi due anni 24mila tra siriani ed eritrei arrivati in Italia dopo il 15 aprile 2015 saranno ricollocati in altri Stati membri dell’Unione europea. La stessa cosa avverrà per altri 16mila immigrati attualmente in Grecia. Si tratta di una proposta della Commissione di Bruxelles che ora dovrà passare al Consiglio europeo (in cui è richiesta una maggioranza qualificata), sentito il Parlamento di Strasburgo.

Alle persone coinvolte è stato riconosciuto il diritto a godere della protezione internazionale, ma Regno Unito e Irlanda hanno la possibilità di partecipare solo se lo vorranno e hanno già fatto sapere che intendono chiamarsi fuori. La Danimarca, invece, gode del diritto di non partecipare. 

La distribuzione fra i vari Stati membri viene calcolata tenendo conto della dimensione della popolazione (criterio che pesa per il 40%), del Pil (40%), del numero degli applicanti per il riconoscimento del diritto di asilo (10%) e del tasso di disoccupazione (10%). 

Per la procedura di ricollocamento, il bilancio europeo fornirà un finanziamento extra di 240 milioni di euro (6mila euro per ogni persona coinvolta). 

La Commissione Ue ha proposto anche un piano di azione per contrastare la tratta dei migranti che include la formazione di una lista delle navi sospette e lo scambio d’informazioni con le istituzioni finanziarie, con i fornitori di servizi internet e con i social media per rintracciare e rimuovere la rete online attraverso cui viene organizzata la tratta. 

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