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Toscana, Puglia e Campania restano al centrosinistra e in Veneto Zaia umilia Salvini

Imagoeconomica

Finisce 3 a 3 il derby delle regionali tra il centrodestra e il centrosinistra. Toscana, Campania e Puglia si confermano “rosse”, le Marche svoltano a destra e si accodano a Veneto e Liguria. Un risultato considerato impossibile fino a ieri, tanto da far esultare oggi il Partito Democratico e far storcere il naso ai leader del centrodestra, che speravano di spuntarla in tutte le regioni. Ricordiamo che si è votato anche in Valle d’Aosta, dove però non non esprime direttamente un presidente.

Nel frattempo il Movimento 5 Stelle, sostanzialmente escluso dalla corsa per la leadership delle Regioni, si consola con la vittoria del Sì al referendum costituzionale sul taglio dei Parlamentari: il taglio dei parlamentari ha ottenuto il 69,6% dei voti a favore, contrario il 30,4% dei votanti. 

TOSCANA

In Toscana il candidato del centrosinistra, Eugenio Giani ha vinto con un vantaggio di oltre 8 punti sulla candidata del centrodestra, Susanna Ceccardi: il primo è al 48,6%, la seconda al 40,4%. La Toscana si conferma dunque la roccaforte della sinistra, nonostante le tribolazioni della vigilia avessero portato molti a parlare di possibile svolta storica.

“Abbiamo fermato Salvini”, afferma la segretaria regionale del PD, Simona Bonafé – “I toscani non hanno creduto alla propaganda di Salvini, non hanno creduto ai falsi toni moderati di Susanna Ceccardi. Si è presentata con toni più moderati e concilianti, ma i toscani hanno premiato il modello toscano conosciuto in tutto il mondo, che ha saputo reggere meglio degli altri la crisi sanitaria”.

VENETO

Plebiscito in Veneto per il governatore uscente Luca Zaia che ha ottenuto il 76,78% dei voti a fronte del 15,73% del principale candidato del centrosinistra, Arturo Lorenzoni. 

Importanti – soprattutto per la leadership interna alla Lega – il risultato delle liste. Quella a sostegno di Zaia surclassa con il 44,6% dei voti la lista ufficiale della Lega, ferma al 16,9%. Il Partito Democratico ha ottenuto l’11,9% dei voti, seguito da Fratelli d’Italia con l’9,6%, la Lista Veneta con il 2,4%, il Movimento 5 Stelle con il 2,7%, Forza Italia con il 3,4%, Europa verde con l’1,7%, il Veneto che Vogliamo con il 2%, il Movimento 3v con lo 0,7%, Rifondazione-pci con lo 0,6% e gli altri al 2,8%.

LIGURIA

In Liguria è in netto vantaggio il governatore uscente, Giovanni Toti, con il 56,13% dei voti. Al 38,9% il candidato del Pd-M5s, Ferruccio Sansa. Terzo Aristide Massardo, candidato di Italia Viva, che si attesta al 2,42%.

“È la vittoria più grande che il centrodestra abbia mai ottenuto in questa regione”, ha commentato Toti. “La sinistra ha preso circa 20 punti in meno dell’ultima volta. È una conquista per il centrodestra e una sconfitta per l’unione giallo-rossa”.

MARCHE

Dopo 25 anni, a svoltare a destra sono invece le Marche, dove il candidato del centrodestra, Francesco Acquaroli, è in testa con il 49,14% delle preferenze. Maurizio Mangialardi del centrosinistra è invece al 37,28%. Il candidato del M5s Gianmario Mercorelli è all’8,62%.

“Grande rammarico per le Marche. Se il M5s avesse fatto l’alleanza, che abbiamo cercato fino all’ultimo, avremmo vinto la quarta regione. Aspettiamo però i dati ufficiali – commenta il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, con un post su Facebook – Con la vittoria in Campania, Toscana e Puglia si rafforzano Zingaretti e il Pd”.

CAMPANIA

Vittoria senza appello per Vincenzo De Luca in Campania. Il governatore uscente conquista il 69,49% dei voti. Al 17,98% il suo sfidante del centrodestra, Stefano Caldoro. 

Si tratta di un risultato elettorale “che non può essere letto in termini di destra e di sinistra ma la mia candidatura è stata sostenuta dal mondo progressista ma anche da tante forze moderate e da tante forze della destra non ideologica”. Questo il commento del governatore della Campania, Vincenzo de Luca. Tutte forze che “si sono riconosciute in un programma di governo, nel lavoro fatto in questi anni”, ha proseguito. 

PUGLIA

Ha sorpreso molti osservatori il risultato della Puglia. Il testa a testa preannunciato per settimane sembra in realtà non esserci stato, con il governatore uscente Michele Emiliano in vantaggio di oltre 6 punti percentuali sul candidato del centrodestra, Raffaele Fitto: 46,77% contro 38,95%. Si ferma al 11,11% la candidata del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, mentre Ivan Scalfarotto (Italia Viva e altre liste) è al 1,6%. 

VALLE D’AOSTA

Alle regionali in Valle d’Aosta (dove si vota con un sistema elettorale diverso rispetto alle altre regioni) il primo partito è la Lega (20-24%), seguito dal Progetto Civico Progressista (che comprende anche il Pd) con il 13-17% e dall’Union Valdoteaine (11-15%) e dal Centrodestra (FI e Fdi-Meloni) 8-10%).

REFERENDUM

Arrivano nel frattempo i primi commenti dei leader politici sul risultato del referendum. Il Sì al taglio dei parlamentari ha vinto con il 69,5% delle preferenze, contro il 30,5% del No.

“Qualcuno voleva trasformare il voto di questo referendum in una sconfitta del governo, ma anche mia personale. Ma è stato un boomerang, abbiamo raggiunto un risultato storico”, ha commentato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “ll prossimo step dovrà essere necessariamente l’approvazione di una nuova legge elettorale proporzionale che sia in grado di favorire la governabilità”, ha aggiunto l’ex capo politico del M5S.

Soddisfatto anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Si conferma che il Pd è la forza del cambiamento, garante anche in questa legislatura di un percorso di innovazione e modernizzazione delle istituzioni di cui da sempre sentiamo il bisogno. Con la vittoria del Sì si apre ora una stagione di riforme: lo vogliamo e con gli alleati faremo di tutto perché vada avanti spedita”.

(Ultimo aggiornamento: ore 10.25 del 22 settembre).

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