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Spagna, Lagarde (Fmi): alle banche servono 40 mld, non 100. Ft: Ue e Madrid trattano su riforme

Le necessità di ricapitalizzazione delle banche spagnole sono inferiori al previsto. A rivelarlo è il direttore generale del Fondo monetario internazionale: “E’ una buona notizia – ha detto Christine Lagarde in un’intervista al Wall Street Journal – Il montante è meno elevato di quanto non temessero europei e spagnoli. L’ipotesi probabile è che sia più vicino alle previsioni fatte dall’Fmi che ai 100 miliardi di euro messi finora sul tavolo” dagli europei. 

Nel giugno scorso l’istituzione internazionale con sede a Washington aveva valutato in 40 miliardi di euro la somma necessaria agli istituti di credito spagnoli.

Lagarde ha annunciato che un rapporto del Fondo monetario in uscita questo mese dimostrerà l’esattezza di queste stime, ma ha anche ribadito la necessità di applicare rapidamente le recenti decisioni sulla supervisione bancaria, perché “quello che si fa per l’unione fiscale, bancaria e politica è fatto in realtà per l’Eurozona. E’ necessario mostrare che investire oggi in bond decennali è effettivamente un buon progetto”.

Intanto, oggi il Financial Times scrive in apertura del giornale che l’Unione Europea avrebbe avviato colloqui segreti con la Spagna. L’obiettivo sarebbe la definizione di un piano d’aiuti e l’avvio dell’acquisto di bond da parte della Bce.

Come condizione preliminare, tuttavia, Bruxelles e Madrid starebbero contrattando nuove riforme economiche per il Paese iberico. Secondo il quotidiano britannico, il piano sarà annunciato la prossima settimana.

A condurre i negoziati con l’Europa sarebbe direttamente il ministro delle Finanze spagnolo, Luis de Guindos. Sul tavolo ci sarebbe una serie di riforme strutturali e non inasprimenti fiscali o ulteriori tagli di bilancio, ma non è escluso che in futuro la Commissione europea possa richiedere nuove misure di austerità.

L’approvazione preventiva del pacchetto di riforme da parte di Bruxelles dovrebbe facilitare il compito al premier spagnolo, Mariano Rajoy, che fin qui ha ha evitato di chiedere aiuto all’Esm, il nuovo fondo salva-Stati che sarà operativo dal mese prossimo.

Ieri il Tesoro di Madrid ha collocato 4,8 miliardi di titoli a 3 e 10 anni (più dei 4,5 miliardi che si era previsti), ottenendo dal mercato il maggior importo degli ultimi sei mesi. La domanda è stata positiva e i tassi sono calati. Stamane lo spread Bonos-Bund si è ridotto da 420 a 415 punti base, con rendimenti sui decennali al 5,76%. L’indice Ibex di Madrid guadagna in apertura oltre mezzo punto. 

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