X

Prosecco Doc entra in Origin per difendersi dalle brutte copie

Il Consorzio di tutela della Doc Prosecco entra a far parte di ORIGIN coalizione mondiale dei Consorzi di tutela delle Indicazioni Geografiche con sede a Ginevra.

La collaborazione tra il Consorzio Prosecco Doc e ORIGIN ha tre obiettivi principali: lotta alle problematiche di tutela internazionale, intensificazione della protezione negli accordi bilaterali, attività di tutela contro i marchi imitativi, usurpativi e lesivi della Denominazione.

Stefano Zanette, Presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco commenta: “Siamo entusiasti di espandere le nostre relazioni internazionali lavorando con questa organizzazione che dal 2003 opera a livello locale e internazionale con campagne mirate ai responsabili decisionali, ai media e al grande pubblico, contribuendo a preservare la qualità e la tradizione dei vini provenienti da una determinata zona, favorendo al contempo lo sviluppo del settore produttivo e intensificando l’attività di tutela e controllo già praticata dal nostro Consorzio”. 

L’obiettivo del consorzio svizzero è quello di intensificare l’efficacia delle azioni di tutela sfruttando una rete avviata di relazioni, progetti, esperienze nel controllo delle Indicazioni di Origine. Con il passare degli anni, infatti, è sempre crescente il numero di consorzi I.G. di Paesi e settori diversi che decidono di unirsi per assicurare ai loro prodotti una protezione a livello internazionale. Attualmente ORIGIN conta 400 organizzazioni di produttori e istituzioni provenienti da 40 Paesi diversi.

La denominazione di Prosecco Doc, con oltre 300 milioni di bottiglie prodotte nel 2014 e una domanda in costante aumento, è un boccone particolarmente ghiotto per coloro che commerciano falsi prodotti Made in Italy. Per questo l’ingresso della DOC Prosecco in ORIGIN rappresenta un passo importante nel percorso di crescita a livello internazionale e un’opportunità di maggior tutela del marchio. 
 
“Le I.G. – prosegue Zanette – rivestono un ruolo fondamentale per la viticultura italiana poiché sono diretta espressione del territorio e della cultura dai quali esse provengono. La certificazione ha acquisito una rilevanza crescente nel commercio globale e la loro tutela è un importante strumento di uno sviluppo sostenibile per produttori locali. Essa coincide con la difesa delle nostre tradizioni culturali e dell’occupazione, soprattutto nelle aree rurali.”

 

Related Post
Categories: News