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La fortuna dei miliardari? È nella fiducia in se stessi

E’ una curiosa inchiesta, quella preparata dal periodico Bloomberg Markets, che ha interpellato alcuni noti miliardari, provenienti da settori e nazioni diverse, per capire come stanno vivendo questa difficile fase economica e per chiedere quali strategie adottare negli investimenti. L’assunto di base è semplice: i titoli azionari perdono terreno, l’Europa pare in corto circuito, i contanti offrono rendimenti minuscoli, le quotazioni delle materie prime subiscono rapidi e incontrollabili sbalzi nei due sensi.

Quindi, che fare? I multimiliardari, si suppone, hanno un osservatorio privilegiato da cui interpretare e prevedere le mosse dei mercati. Ma i loro pareri non si sono dimostrati sempre convergenti, salvo forse nel pronosticare un indebolimento dell’euro.

Per diversi di essi, inoltre, sono da evitare oggi anche gli hedge funds. L’ottantaseienne avvocato Joe Jamail, legale di Houston di origini libanesi, familiarmente chiamato “King of Torts” (come a dire il re degli illeciti), uno dei trecento uomini più ricchi d’America, ha investito buona parte della propria fortuna in obbligazioni e in contanti, mentre non investirebbe mai nei fondi hedge: “Piuttosto che quella schifezza, comprerei cocaina”, ha risposto alla Bloomberg.

Quanto all’oro, c’è chi lo ritiene un’opportunità d’acquisto (Mikhail Prokhorov, russo, 46 anni, primo azionista di Polyus Gold, la maggior società aurifera russa), chi lo vede come un enigma e insieme una bolla (Patrick Soon-Shiong, 59 anni, industriale farmaceutico, nato in Sudafrica e residente a Los Angeles, noto per la sua quota di minoranza nella squadra di basket dei Los Angeles Lakers), chi lo reputa un ottimo parcheggio per i frangenti attuali (John Paul de Joria, 67 anni, proprietario di catene di saloni di bellezza negli Usa, se dovesse investire un milione di dollari ora, consiglierebbe di destinare all’oro il 25% del totale e all’argento un altro 25%), chi ancora lo crede adatto a regali preziosi, ma il milione di dollari preferirebbe oggi tenerlo nel materasso (Joe Jamail, il legale citato sopra).

Per il resto? Un occhio agli indici di fiducia dei consumatori e ai dati sull’occupazione (lo sostiene il banchiere americano Eli Broad, 78 anni, che preferisce comunque un bel Picasso rispetto all’oro o ai Treasury bond) e soprattutto una grande fiducia nel proprio fiuto (Alisher Usmanov, 58 anni, magnate russo del settore minerario e metallurgico, azionista della squadra di calcio dell’Arsenal).

Naturalmente anche i personaggi più ricchi del pianeta fanno qualche investimento sbagliato: Donald Trump, 65 anni, con immense proprietà immobiliari e televisive, ricorda con soddisfazione l’acquisto del celebre 40 Wall Street, il grattacielo che nel 1930 era l’edificio più alto del mondo. Invece cerca di dimenticare i soldi spesi per uno yacht, rivelatosi un giocattolo costoso e pieno di problemi.

Forse non sarebbe dello stesso parere Prokhorov: “se dovessi consigliare come investire un milione di dollari – dice – proporrei solo di spenderli, ma con soddisfazione”.

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