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La Carrettesca: Roccaverano festeggia il suo formaggio, primo caprino DOP, con degustazioni, masterclass e abbinamenti con tipicità locali

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Degustazioni con i produttori, masterclass guidate da ONAF, abbinamenti con tipicità locali, sabato 28 e domenica 29 giugno il borgo astigiano di Roccaverano diventa una delle capitali gastronomiche e turistiche del Piemonte. Sabato 28 (a partire dalle ore 19) e domenica 29 giugno (dalle ore 10 fino a sera) si terrà, infatti, la XXIV edizione della Fiera Carrettesca: la manifestazione organizzata dal Consorzio per la Tutela del Roccaverano DOP e dai suoi produttori che, anno dopo anno, coinvolge e accoglie un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo, interessato a scoprire le eccellenze gastronomiche, agricole e naturali di un’affascinante area della langa piemontese. Il Roccaverano, formaggio prodotto sulle colline aspre e incolte della Langa astigiana, è un caprino storico d’Italia, il primo ad avere ottenuto la Denominazione di Origine Protetta. E con la Dop è stato istituzionalizzato il nome. Prima era chiamato solo formaggetta, robiola, o arbiora in dialetto.

Caprino storico d’Italia, il primo ad avere ottenuto la Denominazione di Origine Protetta

La produzione – si legge in una nota della Fondazione Slow Food – avviene da marzo a fine novembre, quando le capre possono pascolare. La produzione prevede di addizionare al latte crudo, dopo una prima acidificazione, il caglio liquido di vitello che viene lasciato coagulare per 8-36 ore. Si procede quindi al trasferimento in stampi forati periodicamente rivoltati per fare spurgare il siero, dove la cagliata resta circa 48 ore. La salatura a secco è effettuata durante i rivoltamenti oppure al termine del processo. La maturazione minima è di 4 giorni, ma raggiunge l’eccellenza dopo un paio di settimane. La tecnica di produzione tradizionale varia, da produttore a produttore, per scarti minimali. Eppure, le differenze fra una robiola e l’altra sono rilevanti: i fiori, le erbe e la flora batterica dei pascoli si trasferiscono nel formaggio al punto che, come per i vini, è possibile definire una vera e propria mappa di cru. Se consumato fresco, il Roccaverano offre un quadro organolettico semplice: si avvertono al naso buone sensazioni di yogurt, di erba verde, di nocciola. Mentre in bocca questo formaggio presenta una straordinaria suadenza e sapidità.

Con la stagionatura si sviluppano leggeri sentori ircini e i profumi tendono più all’aromatico del prato e delle piante selvatiche. Il gusto si arricchisce di sfumature piccanti e muschiate e diventa lungo e avvolgente nel finale di bocca. Il Roccaverano è ottimo anche stagionato e messo sott’olio. L’abbinamento ideale prevede un vino bianco di buona struttura.

 “La Carrettesca è un’ occasione speciale per vivere  da vicino il mondo del Roccaverano DOP e godersi un week-end ricco di allegria, cultura e sapori autentici –  Dichiara Matteo Marconi, Presidente del Consorzio per la Tutela del Roccaverano DOP – Una grande festa popolare sotto il segno della convivialità, dell’aggregazione e della condivisione tra produttori e consumatori, esperti del settore e semplici curiosi, abitanti del territorio e turisti, ma anche un appuntamento di assoluto valore per mettere in “mostra” il nostro tesoro produttivo e creare occasioni di confronto su quello che è stato fatto in questi anni  con uno sguardo proiettato al futuro”.

Sabato 28 giugno degustazione guidata in abbinamento con i vini del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e percorso gastronomico in modalità street food

 Il primo intenso “assaggio” della Carrettesca si avrà sabato 28 giugno, dalle 19, con la degustazione guidata di Roccaverano DOP in abbinamento con i vini del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e con un percorso gastronomico in modalità street food a base delle tipicità locali proposte dalle Pro Loco del territorio. Ad accompagnare l’intera serata, la musica di DJ Abba.

Si potranno assaporare i piatti della tradizione come i Friciò, le Friciule, la FocRoc, i ravioli in bianco burro e salvia o al vino, i ravioli al plin fritti, gli Gnocchi al Roccaverano DOP

Il clou, come da tradizione, sarà domenica 29 giugno. A partire dalle 10, fino alla chiusura della manifestazione, spazio alla mostra – mercato, alla presenza dei produttori del Consorzio del Roccaverano DOP con i propri prodotti in degustazione e vendita. Intorno alle 12 si potranno assaporare i piatti della tradizione cucinati dalle Pro-Loco del territorio che proporranno le loro specialità gastronomiche: la Proloco di Cessole con i Friciò, la Proloco di San Giorgio con le Friciule, la Proloco di Ovrano con la FocRoc con Roccaverano dop, la Proloco di Denice con i ravioli in bianco burro e salvia o al vino, la Proloco di Spigno Monferrato con i ravioli al plin fritti, la Proloco di Montechiaro con i panini alle acciughe e la Proloco di Roccaverano con gli Gnocchi al Roccaverano DOP e la Polenta alla piastra con salsiccia.

Durante l’intera giornata sono previste numerose iniziative in cui l’aspetto prettamente gastronomico si combina con quello culturale e di approfondimento. Come la masterclass guidata dai Maestri Assaggiatori Onaf della delegazione di Asti un appuntamento imprescindibile per chi desidera approfondire nel dettaglio le caratteristiche organolettiche del Roccaverano DOP e conoscerne, attraverso una degustazione guidata, le differenze di sapore ma anche di profumo e di colore a seconda delle varie stagionature.

Tra i momenti più attesi, le premiazioni dei concorsi “Il Miglior Roccaverano DOP in Tavola” selezionato dalla Giuria ONAF della delegazione di Asti, e “Il Miglior Roccaverano DOP in Fiera” votato direttamente dal pubblico partecipante alla manifestazione, che potrà indicare la propria preferenza a seguito di una degustazione alla “cieca”. I due concorsi vanno oltre la competizione e vogliono ribadire l’attenzione ai dettagli e la continua ricerca della qualità di prodotto da parte del Consorzio e di ogni singolo produttore, come viene riconosciuto da Onaf che anno dopo anno certifica l’alta qualità complessiva.

Grande novità dell’edizione 2025 sarà la premiazione del concorso “Alla scoperta delle stagioni nel viaggio delle capre e del formaggio”, indetto nei mesi scorsi dal Consorzio attraverso il coinvolgimento di circa 60 bambini delle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo delle Quattro Valli, nei comuni di Bubbio, Vesime, Monastero Bormida e Castel Boglione.

Un progetto nato per avvicinarsi alle nuove generazioni e accompagnare i piccoli studenti in un viaggio alla scoperta del Roccaverano DOP come simbolo vivo di una cultura contadina, che affonda le radici nel ritmo delle stagioni e nel rispetto della natura. La prima parte del progetto ha previsto un percorso ludico – didattico in aula per far conoscere, attraverso il gioco, la fantasia e il disegno, i segreti delle caprette e del loro formaggio, simbolo gastronomico e turistico, ma anche importante leva economica del territorio compreso tra l’astigiano e l’alessandrino.

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