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Il Noma di Copenhagen primo ristorante al mondo, quattro chef italiani fra i primi 50

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Ancora lui, René Redzepi: per la quinta volta nella sua storia il patron del Noma, mitico ristorante di Copenhagen sale sul tetto della classifica di The World’s 50 Best Restaurants. Inaugurato nel 2003 in un magazzino sull’isola artificiale di Christianshavn il ristorante di Renè Redzepi ha conquistato tutte le classifiche possibili, comprese le tre stelle Michelin. Fantasia, creatività, provocazione, ironia, divertimento e un grande amore per la natura sono i suoi ingredienti. Oltre alla capacità di sapersi sempre mettere in gioco. Come nel 2013 quando ebbe un incidente di percorso: un gruppo di clienti si sentì male al termine di una cena.

Dopo lo sconforto iniziale e un blocco temporaneo il grande chef si rimise all’opera e tornò a mietere successi. Con la pandemia sospese l’attività per un anno, poi decise di aprire un’hamburgheria all’aperto a contatto con la natura. Il tempo di studiare un nuovo futuro per il suo ristorante ed eccolo ancora in sella alla vetta della classifica mondiale.

Resta in Danimarca anche il secondo posto di The World’s 50 Best Restaurants assegnato al Geranium sempre a  Copenhagen.  Per la medaglia di bronzo ci si sposta invece in Spagna, è stata conquistata dall’ Asador Etxebarri Atxondo, Spain.

Eccellente la performance dei grandi chef italiani. Ad occupare il quindicesimo posto della prestigiosa classifica è Lido 84, il ristorante dei fratelli Camanini a Gardone Riviera nel bresciano. È la grande sorpresa di quest’anno dal momento che nella precedente classifica Il Lido 84 era collocato sul gradino n. 78: “Aperto nel 2014, Lido 84 -hanno sottolineato i giudici – usa le tecniche della cucina creativa per catturare perfettamente i sapori del Lago di Garda. Riccardo e Giancarlo Camanini vogliono raggiungere l’eccellenza attraverso i prodotti locali, come il bagoss e il latte crudo di montagna”. Tre posizioni più in giù, al 18° posto si attesta Piazza Duomo di Alba (Cn) di Enrico Crippa. Le Calandre di Rubano (Pd) della famiglia Alajmo occupa la 26ma posizione, seguita di poche lunghezze al 29mo posto da Il Reale di Niko Romito di Castel di Sangro (Aq).

E non è finita per il nostro paese. Perché il tricolore svetta ancora nel resto della classifica che si estende ai top 100 della migliore ristorazione mondiale.  Un onorevole cinquantaduesimo posto e stato conquistato da Marco e Catia Uliassi con il loro ristorante di Senigallia e due posizioni dopo, al 54°, troviamo il St. Hubertus di San Cassiano con lo chef Norbert Niederkofler.

I risultati di The World’s 50 Best Restaurants sono stati annunciati durante una cerimonia dal vivo ad Anversa, in Belgio.

Questa che si è conclusa ieri è la prima lista dei 50 migliori ristoranti del mondo dall’inizio della pandemia. I voti per la lista 2021 hanno tenuto conto dei voti espressi per la lista 2020

Nel corso delle 19 edizioni di questa prestigiosa manifestazione, solo i ristoranti europei o nordamericani hanno occupato la fascia dei ristoranti al tetto della classifica.

Tuttavia, a scorrere la lista dei premiati di quest’anno troviamo che molti ristoranti parlano spagnolo, sono ben undici fra Spagna, che ha conquistato la terza posizione, Cile, Argentina, Colombia, Messico.

1000 i giudici hanno sancito la lista di quest’anno che appare fortemente declinata sugli chef uomini. Nel complesso, la top 50 ha incluso includeva solo quattro ristoranti guidati da chef donna, uno in meno rispetto allo scorso anno dopo la partenza della chef Daniela Soto-Innes dal Cosme di Enrique Olvera a New York.

The 2021 World’s 50 Best Restaurants List

1. Noma (Copenhagen, Denmark)

2. Geranium (Copenhagen, Denmark)

3. Asador Etxebarri (Atxondo, Spain)

4. Central (Lima, Peru)

5. Disfrutar (Barcelona, Spain)

6. Frantzén (Stockholm, Sweden)

7. Maido (Lima, Peru)

8. Odette (Singapore)

9. Pujol (Mexico City, Mexico)

10. The Chairman (Hong Kong, China)

11. Den (Tokyo, Japan)

12. Steirereck (Vienna, Austria)

13. Don Julio (Buenos Aires, Argentina)

14. Mugaritz (San Sebastian, Spain)

15. Lido 84 (Gardone Riviera, Italy)

16. Elkano (Getaria, Spain)

17. A Casa do Porco (São Paulo, Brazil)

18. Piazza Duomo (Alba, Italy)

19. Narisawa (Tokyo, Japan)

20. Diverxo (Madrid, Spain)

21. Hiša Franko (Kobarid, Slovenia)

22. Cosme (New York City, USA)

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24. Septime (Paris, France)

25. White Rabbit (Moscow, Russia)

26. Le Calandre (Rubano, Italy)

27. Quintonil (Mexico City, Mexico)

28. Benu (San Francisco, USA)

29. Reale (Castel di Sangre, Italy)

30. Twins Garden (Moscow, Russia)

31. Restaurant Tim Raue (Berlin, Germany)

32. The Clove Club (London, UK)

33. Lyle’s (London, UK)

34. Burnt Ends (Singapore)

35. Ultraviolet (Shanghai, China)

36. Hof Van Cleve (Belgium)

37. SingleThread (Healdsburg, USA)

38. Borago (Santiago, Chile)

39. Florilège (Tokyo, Japan)

40. Suhring (Bangkok, Thailand)

41. Alléno (Paris, France)

42. Belcanto (Lisbon, Portugal)

43. Atomix (New York City, USA)

44. Le Bernardin (New York City, USA)

45. Nobelhart & Schmutzig (Berlin, Germany)

46. Leo (Bogotá, Colombia)

47. Maaemo (Oslo, Norway)

48. Atelier Crenn (San Francisco, USA)

49. Azurmendi (Larrabetzu, Spain)

50. Wolfgat (Paternoster, South Africa)

Categories: Food News