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Giornata mondiale dei legumi: protagonisti sulle tavole dei cuochi di Alleanza Slow Food

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Il 10 febbraio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dei legumi. L’iniziativa promossa dalla FAO ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei consumatori sui valori nutrizionali dei legumi e sostenere il loro ruolo nei sistemi agroalimentari sostenibili. Focus del 2022 è il ruolo che questi preziosi alimenti possono avere, in particolare per le nuove generazioni, nella costruzione di un’agricoltura che rispetti la terra e le risorse idriche e di diete sane ed equilibrate.

Fonte di proteine di qualità e ricchi di fibre e antiossidanti, i legumi sono un elemento imprescindibile di una dieta sana ed equilibrata perché aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e diabete. Oltre a essere ottimi alleati per la salute, sono anche uno strumento essenziale per affrontare il cambiamento climatico perché, richiedendo poco terreno e poca acqua, possono essere coltivati anche in zone caratterizzate da forte siccità.

Slow Food Italia e la sua rete giovani per l’occasione hanno messo in atto una call to action ai cuochi dell’Alleanza Slow Food

All’appello dell’organizzazione e di Slow Food Youth Network Italia (SFYN) hanno aderito oltre 140 cuochi dell’Alleanza da ogni regione che il 10 febbraio (e non solo) inseriranno nei loro menù almeno un piatto a base di legumi, valorizzando quelli meno conosciuti del loro territorio, utilizzando Presìdi Slow Food o riproponendo ricette antiche. Tra i prodotti scelti dai cuochi troviamo, ad esempio, i ceci di Cicerale che Anna Clara Capacchione del ristorante Vasilico di Salerno interpreta in vellutata servita con cicoria ripassata, ma anche i fagioli del Purgatorio di Gradoli che Tiziana Favi e Hassan Ismail Gaafar di Namo Ristobottega a Tarquinia accompagnano a gnocchetti di pane con biete di campo e rape bianche, mentre le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, una varietà antica, sono protagoniste della zuppa di Maria Grazia Omodei dell’Osteria della Villetta a Palazzolo sull’Oglio. E ancora la ricercata roveja di Civita di Cascia, la fagiolina d’Arsoli, i ceci neri della Murgia Carsica, le cicerchie di Serra de’ Conti a dimostrazione della grande varietà che la nostra Penisola offre e del fondamentale ruolo educativo e culturale che cuochi curiosi e consapevoli possono svolgere a sostegno della loro comunità.

La call to action #AggiungiUnLegumeATavola si inerisce in una campagna di sensibilizzazione più ampia che prende il via il 10 febbraio sui canali Instagram e Facebook di Slow Food Youth Network Italia: per cinque giorni, attraverso post e stories, saranno approfonditi tutti i temi che ruotano attorno al mondo dei legumi, ponendo l’accento sul valore della biodiversità leguminosa italiana, ma anche sull’apporto benefico dei legumi sia per la salute di ognuno di noi sia per l’ambiente. Ogni giorno sarà quindi affrontato un aspetto diverso dei legumi per sfatare i miti e mettere in luce il più possibile le peculiarità e le curiosità di questi prodotti.

Questa iniziativa è l’ultima di una lunga serie: sono diversi, infatti, i progetti portati avanti negli anni per dare la giusta importanza ai legumi. Tra questi Slow Beans, la rete italiana di produttori, cuochi e attivisti, nata con l’obiettivo di difendere, mantenere, diffondere la biodiversità leguminosa coltivata, e la campagna Let it Bean! che lavora per coinvolgere tutte quelle municipalità che credono nei legumi come prodotto principe per proteggere la biodiversità e con essa valorizzare il territorio e le comunità.

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