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Fs: investimenti di 14,6 miliardi per la rete in Lombardia

Fs mette in campo un maxi investimento per rinnovare la rete ferroviaria: sono 14,6 i miliardi di euro che da qui al 2025 Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo FS Italiane) stanzierà per la regione di Milano. Proprio nel capoluogo è stato presentato il progetto, alla presenza dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile e del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Il programma prevede in particolare interventi di potenziamento infrastruttuale e upgrading tecnologico, la soppressione di 110 passaggi a livello, gli interventi di restyling nelle stazioni e la manutenzione delle linee lombarde.

I benefici di cui i pendolari potranno godere vanno dalla maggiore regolarità all’incremento di affidabilità della rete, passando per il miglioramento dell’intermodalità e la diminuzione delle intersezioni tra strada e ferrovia, per poi arrivare, una volta ultimati i potenziamenti infrastrutturali programmati, ad un sensibile aumento della capacità di alcune delle linee a più alta frequentazione del trasporto pubblico lombardo.

Sul fronte degli upgrading tecnologici, già a partire da quest’anno saranno progressivamente messi in esercizio nuovi sistemi di segnalamento e di distanziamento treni che produrranno come benefici immediati un miglioramento sia dell’affidabilità delle linee sia della regolarità della circolazione: i nuovi Apparati Centrali Computerizzati Multistazione (ACC-M) della linea Bergamo – Rovato (attivazione fine 2019), della Voghera – Piacenza (2020), della Carnate – Ponte San Pietro (2020), della Romano – Brescia (2020), della linea per Domodossola (2022) e per Tortona (2024); le nuove tecnologie a Gallarate (2022), a Milano Lambrate(2022) a Milano Porta Garibaldi (2022) e sulla Chiasso – Monza (2021); l’upgrading della Carnate – Monza (2021) e il nuovo sistema di distanziamento HD ERTMS per incrementare la capacità del nodo di Milano (2022).

Tra gli interventi infrastrutturali grande impatto avranno il potenziamento della linea Ponte San Pietro – Bergamo – Montello, il raddoppio della Codogno – Cremona – Mantova ed il completamento della Milano – Mortara, il nuovo collegamento ferroviario con la stazione dell’aeroporto di Orio al Serio, il potenziamento della Gallarate – Rho, il quadruplicamento della Tortona – Voghera e della Milano Rogoredo – Pavia, la velocizzazione della Milano – Genova, oltre che la realizzazione dell’AV Brescia – Verona e il percorso progettuale per avviare la costruzione di un secondo ponte a Paderno d’Adda.

Saranno invece oltre 110, con un investimento di oltre 170 milioni, i passaggi a livello che saranno chiusi entro il 2024, secondo un percorso che vede in prima linea anche le amministrazioni locali e regionali. Interventi che miglioreranno la regolarità del traffico ferroviario e la sicurezza della circolazione stradale.

Nuova vita anche per le stazioni, già oggetto di radicali trasformazioni per incrementare la funzionalità e il decoro, abbattere le barriere architettoniche, potenziare i sistemi di informazione al pubblico e migliorare l’accessibilità al treno. Si tratta di un più ampio progetto di riqualificazione degli scali ferroviari che l’anno scorso ha interessato stazioni come quelle di Bergamo, Brescia, Como S. Giovanni, Varese, Rho, Pioltello – Limito, Desenzano del Garda e che nel 2019 riguarderà Codogno, Cremona e Romano, per un investimento che dal 2018 al 2022 arriverà complessivamente a 150 milioni di euro.

Completano il quadro gli interventi manutentivi, che prevedono oltre 1,6 milioni di ore annue di manutenzione ordinaria per il mantenimento in efficienza della rete lombarda, gli interventi di rinnovo degli apparati di armamento, di elettrificazione, di segnalamento e telecomunicazioni, tra cui il rinnovo di 170 km di binari e la sostituzione di oltre 200 scambi ogni anno.

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