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Eurogruppo, Esm rafforzato a 800 miliardi

 Schaeuble ci aveva avvertito ma i più scettici continuavano ad avere dubbi. L’Eurogruppo però gli ha dato ragione. I ministri delle Finanze della zona euro hanno dato il via libera al nuovo firewall europeo che ammonterà, come annunciato dal ministro tedesco, a 800 miliardi di euro. Il documento, approvato oggi al vertice di Copenaghen, sottolinea come la strategia anti-crisi portata avanti da Eurolandia “abbia funzionato” e che “ora i mercati sono in condizioni migliori”. 

Così nel luglio 2012 verrà creato l’Esm (European Stability Mechanism), o fondo salva-Stati permanente, in cui ogni membro della zona euro verserà un propria quota, attraverso l’Eurozona che le anticiperà, per un amontare complessivo di 500 miliardi. A questi si sommeranno i 200 miliardi del fondo salva-Stati temporaneo, l’Efsf (European Financial Stability Facility in scadenza nel luglio 2013), già impegnati nei pacchetti di salvataggio per Grecia, Irlanda e Portogallo. A questi 700 miliardi si aggiungono altri 53 miliardi, provenienti da prestiti bilaterali già destinati alla Grecia, e 49 miliardi provenienti dal fondo europeo Efsm (European Financial Stability Mechanism), ovvero il fondo di stabilità finanziaria dell’Europa a 27 finora attivato solo per Irlanda e Portogallo. Per questo in totale si può parlare di 800 miliardi di euro.

Eppure non è così semplice come appare. Di questi 800, 300 sono praticamente già utilizzati. E inoltre i 500 miliardi verrano immessi in tre tempi diversi: le prime tranche saranno pagate nel 2013 e quella finale nel 2014. Quindi per assicurare all’Esm la piena capacità di prestito (500 miliardi) l’Eurogruppo ha stabilito che fino a luglio 2013, i 240 miliardi inutilizzati dell’Efsf, saranno a diposizione dell’Esm, che potrà utilizzarli solo in caso di estrema urgenza.

Il presidente della Commissione europea, Herman Van Rompuy, ha dichiarato però che nel prossimo vertice dei capi di Stato e di Governo Ue, programmato per i primi di maggio, “rivaluteremo l’adeguatezza delle risorse di Efsf e Esm”.

La dichiarazione rigaurdo la decisione dell’Eurogruppo fatta dal ministro austriaco, Maria Fekter, ai giornalisti prima della conferenza stampa organizzata dal presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, sembra abbia generato un incidente diplomatico tra i due.

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