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Emergenza Finmeccanica, Monti in pressing per una “soluzione rapida e responsabile”

Non può durare a lungo il calvario di Finmeccanica. E’ per questo che, malgrado il tour europeo che lo sta impegnando, Mario Monti è sceso in campo direttamente sollecitando una “soluzione responsabile e rapida” per Finmeccanica.

Le rivelazioni giudiziarie su impressionanti tangenti al mondo politico stanno mettendo in croce il titolo in Borsa, colpito anche dal disastro dei conti emerso nell’ultima trimestrale e dal conseguente bisogno di una terapia d’urto a base di tagli e cessioni (Ansaldo Breda in testa). Ma, ad appesantire una situazione già molto grave, c’è anche il dissidio ormai aperto tra il nuovo ad Giuseppe Orsi e il presidente Pier Francesco Guarguaglini (e sua moglie Marina Grossi, ad di Selex Sistemi Integrati che si è rifiutata di dimettersi malgrado il pressing di Orsi). Nonostante le smentite anche Guarguaglini è a un passo dalle dimissioni e ne sta probabilmente trattando le condizioni.

Nei giorni scorsi era stata ventilata per Finmeccanica una soluzione alla Bernabè, dal ribaltone di successo che il premier Amato decretò per l’Eni ai tempi di Tangentopoli con la promozione dall’interno di Franco Bernabè ad amministratore delegato del colosso petrolifero che si rivelò un grande successo. Se così fosse, al posto del vertice attuale, potrebbe salire il direttore generale Alessandro Pansa nel ruolo di ad mentre per la presidenza circola da giorni il nome dell’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro.

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