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Crescita, Passera: giustizia e P.A allontanano investimenti esteri

Giustizia a pubblica amministrazione: sono questi i motivi alla base della latitanza di investimenti esteri in Italia. 

Lo sottolinea il ministro dello sviluppo, Corrado Passera, nelle commissioni Attività produttive e Esteri di Montecitorio.
La carenza di investimenti dall’estero “è un altro punto di non forza del nostro Paese”,  rimarca il ministro.

I motivi? Soprattutto il  sistema giudiziario che non garantisce gli investitori esteri e una pubblica amministrazione che non interloquisce chiaramente. Spiega Passera: ”Il nostro Paese pur avendo tutti i numeri per attrarre gli investimenti esteri, ne attrae molti meno rispetto a Paesi similari. Questo dipende dalle ragioni più diverse, tra cui le principali sono un sistema giudiziario e legale che non garantisce gli investitori esteri e la mancanza di un’interlocuzione chiara con la pubblica amministrazione”.

Detto questo, Passera ricorda che “stiamo ponendo iniziative sull’export concentrando gli sforzi dove c’e’ piu’ spazio d’investimento e crescita. L’esportazione e l’internazionalizzazione delle imprese italiane rappresentano una delle principali leve del nostro Paese: è un fatto che un terzo del Pil dipende dalle esportazioni e sappiamo che le prospettive di crescita ci sono”.

E i settori in cui l’Italia investe all’estero riguardano “moda, casa, agroalimentare, turismo: buona parte dell’economia può crescere e c’è grande spazio in futuro sui paesi emergenti. I segnali positivi ci sono”. Non poteva quindi mancare un riferimento alla promozione all’estero: “sull’abolizione dell’Ice si e’ deciso di fare marcia indietro e costituire una nuova agenzia che tenga conto degli errori del passato ma anche delle grandi responsabilità che si trova a dover affrontare”.

Dice Passera, replicando alle osservazioni del presidente della commissione Esteri, Stefano Stefani (Lega), che accusa l’Ice di inefficienza e inadeguatezza. “La caratteristica fondamentale del nuovo Ice – spiega Passera – sara’ quella di saper lavorare insieme con una cabina di regia che mette insieme una serie di competenze. Vorremmo aumentare di molto nel tempo il supporto finanziario a strutture come queste”.

“Comunque – aggiunge – nel settore delle esportazioni il tema della promozione non e’ l’unico per favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese si deve puntare a rafforzarle: fare di piu’ mettendo piu’ capitale per favorire la crescita dimensionale delle aziende. Poi servono gli strumenti per supportare lo sforzo di internazionalizzazione”.

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