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Borsa, la ripresa dopo il tonfo in apertura

FIRSTonline

A metà mattina si allenta leggermente la pressione sulla Borsa di Milano che azzera quasi le perdite con un calo dello 0,22% grazie ai risultati dell’asta dei Bot a 12 mesi: a fronte di offerta di 6,75 miliardi di euro, vi è stata domanda per oltre 10 miliardi (1,55 volte l’offerta). Assegnati 6,75 miliardi con rendimento medio ponderato del 3,67%, il massimo da settembre 2008 (2,147% il rendimento della precedente asta).

La pressione sul listino era già rientrata lievemente prima del risultato dell’asta con la Borsa che a metà mattina cedeva circa l’1,7% dopo un avvio di seduta drammatico: -4% dopo i primi minuti di contrattazione, scendendo sotto i 18mila punti portandosi ai livelli del luglio 2009. In scena in apertura il solito copione: titoli bancari in ribasso e numerose sospensioni. Unicredit dopo essere stata sospesa al ribasso con un calo del 4% circa è tornata agli scambi e ora cede circa lo 0,87%. Sia Piazza Cordusio che Intesa Sanpaolo hanno toccato nuovi minimi. Sospensione anche per Bpm.

Ad allentare la tensione ha contribuito anche l’attesa per l’approvazione della manovra economica in tempi rapidi, una settimana, con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che ha lasciato l’Ecofin in anticipo per recarsi a Palazzo Madama. Lo spread tra il Btp decennale e il bund tedesco che si era allargato fino a 330 punti è tornato poi in area 328.

L’Italia intanto incassa il sostegno del neo direttore del Fmi Cristine Lagarde: “’I problemi dell’Italia sono dettati dai mercati. Alcune cifre dell’Italia sono eccellenti. Il deficit primario e’ uno dei migliori. Il debito e’ particolare nelle sue caratteristiche perché e’ detenuto all’interno del paese”.

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