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Vaccini, AstraZeneca nel mirino: riduce la fornitura di dosi

Imagoeconomica

Non è un momento felicissimo per la campagna vaccinale europea. A scuoterla sono alcune vicende legate alla casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca, che al momento è uno dei vaccini più distribuiti nel continente, Italia compresa. Il siero di AstraZeneca è finito nel mirino delle autorità sanitarie di nove Paesi: ad aprire le danze è stata la Danimarca, che ha evidenziato “gravi casi di trombosi” in alcuni pazienti ai quali era stata inoculata almeno una dose, sospendendo dunque la somministrazione del vaccino per due settimane, il tempo di effettuare nuovi test e capire se ci sia una correlazione diretta tra i casi di coagulo di sangue (che hanno provocato anche un decesso) e il farmaco.

Poi nel giro di poche ore è stata la volta di Norvegia, Islanda, Austria, Paesi Baltici, Lussemburgo e Romania, e infine pure dell’Italia, dove è stato ritirato un lotto in seguito a tre decessi sospetti, tutti in Sicilia. A darne notizia è stata l’Agenzia nazionale del farmaco, Aifa, che però ha ribadito che è stato ritirato un singolo lotto (ABV2856), e anche il Ministero della Salute ha confermato che il vaccino è sicuro come altri. Nel frattempo la Procura di Siracusa ha aperto un’indagine sulle fiale incriminate, e AstraZeneca con un comunicato a dire il vero molto sintetico ha tenuto a ripetere la sua assoluta certezza sulla sicurezza dell’antidoto da essa prodotto. Finora i numeri dicono che, a fronte di una partita sospetta, 215 mila dosi di AstraZeneca sono già state inoculate senza problemi.

In Italia AstraZeneca è al momento il secondo vaccino più diffuso: sono già state consegnate 1,5 milioni di dosi, secondo solo alle 5,2 milioni distribuite da Pfizer e il triplo rispetto a Moderna, mentre via via arriveranno quelle di Johnson&Johnson, che proprio ieri ha ricevuto l’ok dell’Ema. Tuttavia questi numeri sono sempre soggetti a cambiamenti. Proprio AstraZeneca infatti ha annunciato un ulteriore taglio alla fornitura di dosi nella Ue: nel primo trimestre saranno 30 milioni dosi, un terzo degli obblighi contrattuali e il 25% in meno rispetto agli impegni presi il mese scorso. Secondo gli ultimi dati forniti a Bruxelles, AstraZeneca prevedeva di fornire 30,1 milioni entro la fine marzo e altri 20 milioni ad aprile. 

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