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Ue, via libera all’accordo con Mercosur e Messico: cosa significa e perché l’Italia si è convinta a dire sì al trattato

FIRSTonline

L’entrata in vigore effettiva è ancora lontana, dato che il testo dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dai singoli Stati membri, ma intanto la commissione europea ha finalmente dato il via libera al documento definitivo per l’accordo di libero scambio commerciale con il Mercosur (blocco composto da ArgentinaBrasileParaguay, Uruguay e fra poco la Bolivia, che però dovrà negoziare bilateralmente l’intesa) e con il Messico. Si tratta di un passo atteso da decenni e che sembrava aver registrato una accelerata quando lo scorso dicembre Ursula von der Leyen si era recata personalmente a Montevideo, in Uruguay, per firmare l’accordo con i capi di Stato sudamericani.

Invece in tutto questo tempo non sono mancate le resistenze, soprattutto del mondo agricolo preoccupato per i rischi di concorrenza sleale: ad opporsi ad un veloce licenziamento del documento è stata in particolare la Francia di Emmanuel Macron, che però alla fine sembra aver ceduto un po’ in virtù dell’amicizia con il presidente brasiliano Lula, un po’ perché ha ottenuto alcune rilevanti modifiche al testo. In tempi di dazi e di ostilità geopolitiche era troppo importante per l’Europa crearsi almeno un altro canale preferenziale per il commercio e infatti l’Alta rappresentante Kaja Kallas e il commissario al Commercio Maroš Šefčovič hanno così commentato: “L’Europa sta rafforzando le sue alleanze strategiche e ne sta stringendo di nuove. È importantissimo diversificare le catene di approvvigionamento e creare le basi per un ambiente commerciale globale più stabile e più prevedibile“.

Le cifre dell’accordo, che prende l’acronimo di Empa

L’accordo, che prende il nome di Empa (acronimo di Eu–Mercosur association agreement) rappresenta il partenariato più ampio mai stipulato da Bruxelles, dal quale nascerà l’area di libero scambio più grande al mondo con oltre 730 milioni di cittadini sulle due sponde dell’Atlantico. Secondo le stime, porterà ad un aumento del 39% dell’export Ue verso i Paesi Mercosur e sosterrà 440mila posti di lavoro in tutta Europa. Come spiega l’esecutivo comunitario, Empa “ridurrà i dazi spesso proibitivi del Mercosur sulle esportazioni dell’Ue, compresi quelli sui prodotti industriali chiave, come le automobili (attualmente al 35%), i macchinari (14-20%) e i prodotti farmaceutici (fino al 14%)”.

“L’accordo – aggiunde il documento finale – faciliterà gli investimenti delle imprese dell’Ue nelle catene di approvvigionamento chiave, comprese quelle relative alle materie prime essenziali e ai beni correlati, il tutto con un elevato livello di protezione ambientale e del lavoro”. Inoltre verranno ridotte le elevate tariffe doganali sui principali prodotti agroalimentari dell’Ue, in particolare vino e bevande spiritose (fino al 35%), cioccolato (20%) e olio d’oliva (10%), ma anche i dazi su automobili, macchinari, prodotti farmaceutici, che in tutto costano alle imprese europee circa 400 miliardi di euro l’anno. Secondo le stime, l’export agroalimentare verso il Mercosur dovrebbe aumentare del 50% e l’accordo avrà anche l’effetto di tutelare oltre 300 marchi di indicazioni geografiche, tra cui tanti prodotti italiani, ad incominciare dal Parmigiano Reggiano.

Nuove tutele e meccanismi di salvaguardia per gli agricoltori

Senza dimenticare la tutela del mondo agricolo europeo e degli standard di qualità. Uno degli elementi centrali infatti, voluto a tutti i costi da Macron e non solo da lui, è il meccanismo di salvaguardia, che dovrebbe consentire di proteggere la produzione agricola dei Ventisette. Il dispositivo è contenuto in un documento separato che sarà giuridicamente vincolante solo per i membri Ue, col quale l’esecutivo comunitario punta a mitigare le preoccupazioni più urgenti dei governi e disinnescare l’opposizione delle cancellerie più recalcitranti. Con tali salvaguardie, la Commissione intende regolare i volumi delle importazioni di una serie di prodotti agroalimentari “sensibili” come carne bovina, pollame, zucchero e riso, limitandole ad una frazione della produzione interna all’Unione (ad esempio l’1,5% per il manzo e l’1,3% per il pollame).

Sono inoltre previste diverse misure di compensazione per gli agricoltori europei. Ai 300 miliardi di sostegno al reddito previsti nella politica agricola comune (Pac) post-2027, l’esecutivo Ue aggiunge una rete di sicurezza, ribattezzata Unity, con una dotazione di 6,3 miliardi. Gli esperti della Commissione sottolineano inoltre che non cambieranno i requisiti sanitari e fitosanitari in vigore: le norme in materia di sicurezza alimentare e salute animale continueranno ad applicarsi, e anzi aumenteranno sia i controlli sull’import sia le verifiche nei Paesi terzi. Rimarrà alta anche l’attenzione sull’azione climatica e la sostenibilità ambientale: Empa include norme vincolanti per garantire il rispetto degli impegni presi ad esempio con gli accordi di Parigi del 2015, dal quale però l’Argentina, membro del Mercosur, vorrebbe uscire.

La reazione favorevole del governo italiano

“In relazione all’adozione da parte del Collegio dei Commissari del testo finale dell’Accordo Ue – Mercosur – ha scritto Palazzo Chigi in una nota – il Governo italiano accoglie con favore l’inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive a tutela degli agricoltori europei. Tali salvaguardie aggiuntive prevedono, come attivamente chiesto negli scorsi mesi dall’Italia, un meccanismo di monitoraggio e intervento rapido in caso di perturbazioni nei prezzi, anche a livello di singolo Stato membro, il rafforzamento dei controlli fito-sanitari sulle merci in ingresso per assicurarne il pieno rispetto di standard e regolamentazioni Ue e l’impegno a prevedere compensazioni adeguate per le filiere agricole eventualmente danneggiate”.

In vista dei prossimi passaggi di approvazione formale di Empa, l’Italia valuterà, “anche attraverso il coinvolgimento delle rilevanti associazioni di categoria, l’efficacia delle garanzie aggiuntive previste e la conseguente possibilità di sostenere o meno l’approvazione finale dell’accordo Ue-Mercosur”.

Le reazioni dal lato sudamericano e degli ambientalisti

In Sudamerica l’accordo era atteso da tempo e c’erano decisamente meno resistenze che non da noi, soprattutto da parte del Brasile che è il primo esportatore mondiale di almeno dieci commodities agro-alimentare e non vedeva l’ora di avere più facile accesso al mercato europeo, visto che tra l’altro è stato colpito pesantemente dai dazi di Donald Trump, con aliquote fino al 50% anche per carne bovina e caffè. I dazi reciproci verranno praticamente aboliti, nel tempo: sul 91% dell’export Ue verso il Mercosur e sul 92% dell’export sudamericano verso il vecchio continente.

Di sicuro meno entusiasti sono gli ambientalisti. L’organizzazione Gli Amici della Terra ha definito l’accordo Empa “distruttivo per il clima”, affermando che porterà ad un aumento della deforestazione, poiché i paesi del Mercosur sarebbero incentivati a vendere più prodotti agricoli e materie prime, spesso provenienti da aree forestali, tra cui l’Amazzonia, con conseguenze disastrose per l’ambiente e i diritti umani.

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Categories: Economia e Imprese