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Superbonus e bonus edilizi, Poste Italiane riapre la cessione dei crediti d’imposta dal 7 marzo

Ufficio stampa di Poste Italiane

“La nuova norma che regola la cessione dei crediti di natura edilizia ha avuto un nuovo passaggio che si è formalizzato la settimana scorsa. Da lunedì 7 marzo, dopo aver allineato i processi al nuovo quadro normativo, saremo nuovamente aperti per i nostri clienti per acquistare i crediti”. Sono le parole dell’Amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante nel suo intervento al TgPoste sul Superbonus e i bonus edilizi in merito alle nuove regole, visibile sull’app TGPoste e sul sito www.poste.it.

Dopo il decreto che ha reintrodotto la possibilità di cedere fino a tre volte i crediti fiscali (due oltre quella effettuata dal primo richiedente) e salvato i cessionari dalla necessità di svalutare quelli acquistati e poi sequestrati dalle Procure al lavoro sugli oltre 4 miliardi di frodi, il gruppo guidato da Matteo del Fante riaprirà il prossimo lunedì la piattaforma per la cessione dei crediti.

Come fare la proposta di cessione del credito con Poste Italiane

Per effettuare la richiesta a Poste si deve compilare la proposta di cessione del credito di imposta, mediante procedura online. Si devono inserire le proprie credenziali Spid oppure ci si può recare presso uno dei tanti uffici postali in Italia provvisti di codice fiscale e documento in corso di validità. È necessario poi comunicare all’Agenzia delle Entrate la richiesta secondo le regole vigenti. Una volta terminati questi passaggi, si riceve tramite posta elettronica l’esito della richiesta. Nel caso essa sia positiva allora il prezzo della cessione viene accreditato direttamente sul conto corrente BancoPosta.

Difatti, per richiedere la cessione dei crediti del Superbonus o di altri bonus edilizi a Poste è obbligatorio avere un conto corrente BancoPosta ed essere titolari di Spid.

Superbonus 110% e bonus edilizi: il testo aggiornato sulla cessione del credito

Non è facile star dietro a tutte le modifiche che hanno investito i bonus edilizi, soprattutto quelle relative cessione del credito e sconto in fattura – le opzioni alternative alla detrazione diretta delle agevolazioni fiscali – utilizzate dalla maggioranza dei privati e più facilmente oggetto di frode.

Le principali novità, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 25 febbraio scorso e in vigore dal giorno seguente, sono:

  • La cessione multipla viene ripristinata per un massimo di tre cessioni tra banche e intermediari finanziari appartenenti allo stesso gruppo e autorizzati e vigilati da Bankitalia. Possono cedere ‘ulteriormente’ i crediti soltanto le società che sottostanno alla normativa anti-riciclaggio e le società quotate in borsa o quelle che emettono titoli e sono vigilate dalla Consob (“banche e intermediari iscritti all’albo”);
  • Per l’opzione sconto in fattura, le nuove regole si applicano al fornitore in capo al quale matura il credito d’imposta relativo alla riduzione del corrispettivo per i lavori eseguiti o i beni ceduti. È vietata, in ogni caso, la cessione parziale del credito successivamente al primo passaggio;
  • “Al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”. Si tratta di una certificazione che permetta di risalire a chi ha fatto la domanda per il beneficio e alla relativa documentazione, con controllo preventivo del Fisco ( tracciabilità del credito di imposta).
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