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Ocse taglia il Pil italiano ma Piazza Affari è la Borsa migliore

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Poco mosse le Borse europee alla vigilia della nuova riunione del Direttorio Bce. Piazza Affari (+0,33%) è la migliore, attorno a 20.750 punti, davanti a Madrid (+0,15%). In ribasso Francoforte e Parigi (-0,2%). Londra +0,11%.

Continua il rafforzamento del dollaro sull’euro, per la prima volta in marzo sotto quota 1,13. In serata sarà reso noto il Beige book sul quadro marco americano.

Il Btp decennale è poco mosso a 2,70% di rendimento dopo un tuffo a 2,69%. Lo spread si attesta si attesta a 255 punti base dai 254 del finale di ieri.

In tarda mattinata sono uscite però le stime dell’Ocse da cui emerge un nuovo allarme sull’Italia: per quest’anno il Pil è visto in calo dello 0,2% rispetto a una stima di crescita dello 0,9% dello scorso novembre. Peggio del Bel Paese ci sono solo Argentina e Turchia. L’economia italiana dovrebbe tornare a crescere dello 0,5% nel 2020 a fronte di una stima di +0,9% precedente. Sempre riguardo al quadro domestico, l’indicatore anticipatore ha segnato a febbraio un’ulteriore contrazione, confermando le difficoltà dell’attuale fase del ciclo.

Il petrolio Brent è in ribasso dello 0,7% a 65,4 dollari il barile. I dati preliminari sulle scorte di greggio degli Stati Uniti sono sorprendenti: la scorsa settimana le riserve strategiche dovrebbero essere aumentate di oltre sette milioni di barile. Il dato ufficiale viene diffuso oggi.

Brilla Saipem (+2,2%) che si è portata sui massimi dell’anno. Kepler Cheuvreux promuove il titolo a Buy, alzando il target da 5,5 euro a 6 euro. Intermonte ha una raccomandazione “Molto Interessante” e target price a 5,8 euro. In sintesi, il consenso Bloomberg ha un target medio salito a 5,18 euro. Eni +0,4%.

In Piazza Affari spicca il tonfo di Prysmian (-6%), ha chiuso il 2018 con Ebitda rettificato combined a 837 milioni e vede nel 2019 Ebitda rettificato combined tra 950 milioni e 1,02 miliardi. I dati risultano poco sotto le attese del consenso. Il management confida che il problema sul progetto WesternLink non si ripeterà.

Campari accelera in ribasso del 3% a 7,68 euro, minimo da un mese, estendendo il -7% di ieri, seduta nella quale ha segnato i nuovi massimi storici a 8,585 euro per poi invertire bruscamente la tendenza in seguito ai risultati. Stamattina due broker hanno suggerito di vendere il titolo. Fidentiis ha tagliato la raccomandazione a Sell da Hold, target giù a 6,90 euro da 7,10 euro. Mediobanca ha tagliato la raccomandazione a Underperform da Neutral, abbassando il target price a 7 euro da 7,40 euro.

Continua anche la sofferenza di Amplifon: -2,8% su volumi sostenuti dopo -3% di ieri sull’onda della pubblicazione dei risultati che pure consentono la distribuzione di un dividendo più alto. Il Cda intende inoltre
rinnovare il buyback. In un report, Akros cita l’incertezza dovuta all’aggiornamento degli obiettivi per il 2020. “Ci aspettiamo maggiore chiarezza dalla riunione del management di domani sera”.

Vola al contrario Fiat Chrysler: +4.92% a 13,57 euro. La società, ha detto il Ceo Mike Manley, è aperta a opportunità di alleanze e fusioni se queste avranno senso industriale, ma esclude la cessione del proprio brand di lusso Maserati.

Ancora debole Brembo (-0,1%): Banca Imo ha abbassato il target price a 10,50 euro da 11,20 euro. Giudizio da Add (accumulare) a Hold.

Continua il rialzo di Tim (+1,53%), a mano a mano che si avvicina il confronto in assemblea tra Vivendi e l’asse Elliott-Cdp.

Su anche Atlantia (+1%), premiata da MainFirst a Outperform, target 26,40 euro da 23,40 euro.

Enel +1%. Goldman Sachs ha rafforzato il Buy ritoccando il target price a 6,20 euro da 6,0 euro.

Nel resto del listino, ePrice +4%, oggi saranno annunciati i conti. Fincantieri +0,7%: situazione di impasse per l’affaire dei cantieri Stx France. “Non siamo neanche alla fase di notifica dell’operazione, troppo presto per parlare di esiti dell’istruttoria”, ha detto il Commissario Europeo alla Concorrenza, Margrethe Vestager.

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