X

Mediobanca, in assemblea vince Nagel con l’appoggio decisivo dei fondi internazionali. Affluenza record

Imagoeconomica

In Mediobanca ha vinto la lista del Cda uscente. Delfin, la holding lussemburghese della famiglia Del Vecchio (con in portafoglio il 19,74%), si ferma al 32,06% del capitale (il 41,64% dei presenti) contro il 40,4% della lista del board (il 52,6% dei presenti) e riesce a piazzare solo due consiglieri. La cassaforte presieduta da Francesco Milleri raccoglie i voti di Francesco Gaetano Caltagirone (ufficializzata la sua quota pari al 9,98%) e di pochi altri soci minori. La lista del Cda uscente, che ricandidava il Ceo Alberto Nagel e il presidente Renato Pagliaro, coagula invece il voto dei fondi istituzionali, di quasi tutti gli azionisti storici del patto di consultazione e di altri grossi investitori. Astensione ai minimi, probabilmente in considerazione della scelta di Poste Vita (titolare dell’1,5% circa) e della famiglia Gavio (0,8% apportato al patto) di non partecipare all’assemblea. È questo dunque, il verdetto finale sulla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione di Mediobanca scaturito dalla votazione in assemblea il cui esito è stato comunicato dal presidente Renato Pagliaro attorno alle 14.40 di sabato 28 ottobre 2023.

Assemblea Mediobanca ecco i nomi di tutti i nuovi consiglieri

Nel nuovo cda entreranno dunque i consiglieri della lista presentata dal consiglio uscente: Renato Pagliaro presidente, Alberto Nagel Ad, Francesco Saverio Vinci, Ángel Vilá Boix, Laura Penna, Marco Giorgino, Mana Abedi, Laura Cioli, Valérie Hortefeux, Vittorio Pignatti Morano, Virginie Banet e Maximo Ibarra.

Delfin riesce a nominare solo due consiglieri tra i cinque candidati presentati in lista: Sandro Panizza Sabrina Pucci . Restano fuori Lucia Scocchia, Massimo Lapucci e Jean-Luc Biamonti. Ad Assogestioni, che ha preso invece il 3,42% dei voti, andrà il 15° consigliere, Angela Gamba.

Record di presenze in assemblea Mediobanca

Si chiudono dunque le luci sull’assemblea contrastata per il tentativo, fallito, di Delfin in compagnia di Francesco Gaetano Caltagirone, di ribaltare l’esecutivo uscente. A favore del ticket Nagel-Pagliaro e della squadra presentata dal Cda uscente ha senza dubbio giocato l’affluenza record, la più alta degli ultimi 10 anni: 2.701 azionisti presenti in rappresentanza del 76,82% del capitale sociale. Un ricordo ottenuto grazie anche alla presenza dei grandi fondi istituzionali ma anche di imprese e risparmiatori che hanno accolto l’invito del management.

Né ha giocato a favore della cordata avversaria la nuova legge che disciplina le liste per il Cda e il voto multiplo, modificata dal governo nel corso della valutazione in parlamento e che è stata approvata in commissione al Senato. Il via libera definitivo scatterà dopo la sessione di Bilancio. Se ne riparlerà dunque per il rinnovo dei prossimi vertici di Mediobanca fra tre anni.

LEGGI ANCHE: Caltagirone spiazzato da Meloni: il rinvio della legge su lista del Cda e voto multiplo allontana i sogni su Generali e Mediobanca

Related Post
Categories: News